Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI 553
      cbe abbisognasse, e pagandolo quell'onesto prezzo che si volesse : con facoltà di atterrare edilìzi, tagliar legna, pigliar pietre e calce ; tutto pagando come fosse giusto e ragionevole. Le Castella stabilite da erigersi furono quattro : una nella terra della Pegola , un* altra dov' era il Castello di san Polo, una terza presso san Giorgio di Pianò , e la quarta fuor di Porta Maggiore fra ridice e la Quaderna. E nel luogo dov' era già il Castello di san Polo, destinarono di poi di non costruirne un nuovo , ma racconciarne gli avanzi ; fabbricandone invece uno per intero a Ganzanigo, con ròcca, ponti, mura, fòssi e contrafòssi3 terragli, e vie necessarie tanto all'interno che all'esterno.— Quando si disegnò di fondare questo Castello, Zannochino o Zanni di Giuliano Malvezzi, della Cappella di san Sigismondo, avendo certi terreni con vie, fòsse , mura ed un palazzo nel detto luogo di Ganzanigo, sotto la denominazione di Castello o Castellaccio, ne fece libera donazione al Senato cui tanto piacque una tale cortesia , . che essendo egli bandito a motivo di una zuffa, venne richiamato alla patria, per lettera degli Anziani e dei Consoli, del Gonfaloniere di Giustizia, del Collegio de' Savi e dei Massari delle arti del popolo e del Comune.
      Avendo poi anche il Senato in animo di provedere alle cose della montagna, e rimediare alle insolenze, colà operate dai fuorusciti, elesse per uno de' Capitani della montagna un tale Gasperino di Andrea da Belluno, il quale non accettò se non dopo di aver saputo bene quali fossero gli obblighi del Capitanato. A cui i Boi iognesi risposero, che un tale ufficio era di perseguitare i banditi, i ribelli, i malfattori , facendone cattura e dandoli nelle forze del Pretore della Città. Doveva inoltre castigare quelli che ricettassero banditi, imponendo loro una multa fino alla somma di cinquanta lire, avendo' però attenzione alla qualità dell'eccesso, ed alla condizione della persona caduta in condanna. Ancora aveva arbitrio di condannare fino a dieci lirev^


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Terzo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1841 pagine 718

   

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