Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIi nomi d'entrambi in lettere longobardiche, e delle qaali tiene parola di lode anche il Vasari, tanto difficile a dar lode a chi non era di Toscana. — Cristoforo , finalmente , fioriva in sullo scorcio del secolo decimoquarto, e lavorava certamente del i38a nella Chiesa de'Celestini, dove lasciò una tela con nna Vergine e due Santi, di grandezza poco meno del naturale. E dipinse inoltre alcune cose in muro ed in tavola; ed ebbe egli pure le lodi di Giorgio Aretino.
Ed ecco adempiuta la promessa nostra di chiudere il Volume terzo di quest' opera colle notizie del quartodecimo secolo, e coi cenni biografici sugi' illustri Bolognesi che in esso secolo fiorirono e mancaron di vita; valenti così nelle scienze, come nelle lettere e nelle arti. Ora passiamo alla compilazione dell' indice ; ma innanzi tratto ripetiamo a tutti i nostri benevoli, che non ogni pagina può recar diletto all' universale ; perchè dove si vuole narrare il vero, e non vestirlo di favole e di romanzesche fantasie, non può aver luogo che una schietta sobrietà, la quale il più delle volte torna poco grata a chi si vuol pascere d'illusioni e di bizzarri accidenti , che poi non si possano appieno giustificare con Atti incontrastabili, come a pochissimi è conceduto di fare. A tutti questi adunque moviamo parole di discolpa : e le moviamo eziandio a coloro, che facendo studii sulle cronache e sulle notizie della nostra patria , ci trovassero un po' difficili ad accettare ciecamente quanto nou ha sembianza d'incontrastabile vero. Imperciocché vo-gliam piuttosto narrare il credibile che lo strano ; o narrado questo, come altri fece, amiamo frap-porvi parole che mettano sull' avvertita coloro che leggono con ischietto interessamento, le celebrato gesta de'padri nostri.
fine del tomo terzo.
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