Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
ANNALImaiuscoli ; per avvisare i Bolognesi che non si fa-* rebbero ordinamenti da esso loro , senza il consen-* tiinento del Duca di Milano; e che le cose di Fel-sina passar non dovevano oggimai a volontà sola de' cittadini, ma di coloro pur anche i quali vi erano per ragion dell' arme interessati. — Un tale motto del Gonzaga dispiacque a tutti i partiti, i quali furori tratti a presagire sciagure o mutamenti ben tosto.
Intanto a Giacomo Isolani ed agli altri della fazione de' nobili , parve d' aver sofferto soperohieria per fatto di Nanne Gozzadini e de' suoi aderenti popolari , e ne movevano lagnanze, e si posero in animo di abbassare la parte di Nanne ed inalzare 1' Isolani in sua vece. Ma venuti a dibattimento alcuni de'principali cittadini, Gali uzzi, Lodovisi, Manzuoli e Bente Bentivoglio , conchiusero di dar Bologna nelle mani del Duca di Milano, quasi non avessero sperimentato per lo Addietro quale si fossero i Visconti, e che governo avesser fatto di Fel-sina tutte volte che cadde in loro potestà. E conchiusa la pratica , nel giorno stesso che si erano create le nuove magistrature ( 28 Giugno ) venne convenuto ool Conte Alberigo e col Signore di Mantova d'introdurre a notte 1' esercito Ducale per la Porta di san Donato ; e fu fatto : la quale aperta , entrarono i capitani tutti coll'esercito, e passarono alla piazza gridando : Viva Gian-Galeazzo Signora di Bologna!—Ed avuto in lor potere il palazzo, vi posero a nome del Duca, Panaolfo Malatesta da Rimini, e fecero Pretor di Bologna il mantovano Marsilio Torrelli. E deposti gli Anziani e gli altri Magistrati, riempirono la Città di tumulto e di paura, ti perchè volendo il Malatesta mitigare l'an-gnstia del popolo, creò cavalieri al domani sulla porta del pubblico Palazzo, Nanne Gozzadini, V anditi© de' Bianchi , Aldreghino Lambertini , Guido Pepoli, Giovanni Guardini e Galeazzo Pepoli. E còti in meno di due giorni Bologna mutò tre volte di governo o di stato: e l'ultimo fu il peggiore,
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