Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNÉSI 6rGozzadini di dargli per molto danaro la Città nelle mani. Onde lo stesso Cardinale, passando la vita nella cittadella medesima, potè accorgersi delle se-crete pratiche di Vanello, e lo sospettò malfido. Per cui tostamente lo fece prendere e mettere a rigoroso esame; ed egli il tutto confessò, manifestando i correi, che vennero pur e6si carcerati, ed al patibolo tratti. — Il Marchese di Ferrara, che aveva sempre sostenuto il Gozzadini nelle sue mire elevate, fece le scuse col Cossa, mostrandogli che non aveva aiutato Nanne se non pel dominio di Cento e della Pieve: e ad ,un tempo fece dimanda al Legato per acquistare il cavallo di Gabbione Gozza-* dini, il qtiale sfavasi in carcere: ma il Legato gli rispose non vendere ma donarer~ed il cavallo desiderato gli regalò.
E finiremo le notizie di quest' anno esponendo come in Bologna fosse carestia di grano, e come il Cossa che temeva ne stesse nascosto in alcune case, vi fece fare perlustrazione per mezzo d'alcuni uomini fedeli, i quali ne trovarono centinaia di corbe in diversi magazzini, e ne fecero vendita a cui ne bisognasse, dandone il denaro equamente a chi possedeva il grano dapprima. E di questa guisa entrò Baldassarre Cossa da Napoli alla sua legazione.
ANNO DI CRISTO 1404.
Oh quanto è funesta 1' ambizione! Quanti danni ella reca, calpestando la giustizia! —Quante vicende provoca ! Quanti mali collega ! —- Noi lo vedremo purtroppo nelle storie Bolognesi di quest' anno, dove le gesta di due ambiziosi a conflitto tornaron funeste al più debole e meno accorto, di cui si giunse perfino ad infamare la memoria senza valide prove per farlo, posciachè i vinti sono le spesse volte dall' umana ingiustizia tenuti in cento di
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