Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
ANNALIdi Bologna Ruggero, il quale atfeva finnoVelIattf l'ufficio suo, dovesse assoggettarsi al sindacato con tutta la sua famiglia. Che Frate Mauro di Stefano da Perugia, Rettore della PieVe di san Geminiaho da Marano, e di altre Chiese unite alla predetta, non sia molestato, ma ne viva in pacifica posses-* sione. Che Cristoforo da Perugia , già collaterale? di un Ugolino Podestà, paghi 40 holognini d' oro ad esso Ruggero, verso del quale è debitore. Le quali cose tutte , che furono stipulate nella casa dello Spedale de'CTOciari fuor di Porta Maggiore, si osservino sanamente e di buona fede. „ Queste convenzioni furono rogate da Giovanni d'Andréa degli Usbetti notaio, è solennemente pubblicate con allegrezza di tutta la Città , mentre alle strade si levavano le roste, colle quali già furono sbarrate:
E vennero modificati gli statoti di Bologna dà dieci uomini fra i più adatti ed insigni che avesse allora Bologna. Poi (a Aprile) essendo Gonfalonier di Giustizia Lorenzo Cospi, volle questi cogli Anziani render consolate molte famiglie della Città , che avevano i loro uomini iti esiglio ; per la qual co9a essi Magistrati fecero grazia ai fuorusciti di Bologna che ritornar potessero alla loro patria ; é più di un centinaio ne fecero liberi e lieti , fra i quali tre Guidotti ed un Cartolari, che da Giovanni XXIII. erano stati condannati a vita nelle carceri di san Giovanni in Persiceto.
'Volgendo ancora l'Aprile, trovandosi il Castellò di Cento nelle mani di Marino Cossa, fratello del Pontefice deposto, gli uomini di quel Castello si misero in armee si gridarono devoti alla sola Città di Bologna , e non più a Marino ed alla Chiesa. Il qual Marino fuggì dalla rócca , dove stette alcun tempo in difesa ; ma per difetto di vettovaglia la consegnò (24 Aprile). E quasi hello stesso tempo un altro congiunto di Marino consegnò il Castello di Galliera alla Città ed alle Arti di Bologna ; e ricevuti in cambio ottomila e du-gento ducati, se ne andò. Così pure, spendendo
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