Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI ,T3
ANNO DI CRISTO 1421.
Anche in quest' anno potrei parlare i sentimenti di Dino Compagni, al secondo Libro della Cronaca fiorentina, il quale affermava della sua patria , che molti iniqui operavano quel che volevano , e quando, e come: molti venivano accusati , e conveniva loro confessare aver fatto congiu-' ra : e nton 1* avevano fatta , ed erarto condannati à tanti fiorini per testa. E chi non si difendeva erri accusatole per contumace condannava^! nel l'Avete e nella persona. E di poi àccùsato di nuove cól* pe, veniva condannato ne' beni e nella Vita , Ò cacciato . senza pietà.'—'O tristi cittadini, procuratori della distruzione della vostra Città, dove l'avete condotta? Tu , uom di partitocon fastidio1 fai -vivere i tuoi cittadini: tu', o Canetoli, adopri sempre malizie, che a tristo fine conducono: tu ambizioso Battista, per aver signoria; vai predicando che grande è là parte tua, ed escludi i fratelli dalla parte dorO : tu . gelosissimo , diradichi gli altri, acciocché tu possa delle tue fello-f nie viver sicuro : tu menzognero , che simulavi è dissimulavi, ohe biasimavi gli amici e lodavi i ne-» miei, che solamente per campare adulavi ogni partito*, a che pervenisti? Tu , Ambrosio!, che- nelle opere rie divenisti grande, mentre prima nominato non, eri; tu, cui non .vale nè parentado, nè amistà per tenerti a freno: tti, che non co notai riè patto, nè pietà, nè mercede: tu, Foscherari che sei 'sti* inato il maggiore perchè gridi più degli altri, muòia muoia l'inimico, spengdsi il partito avversario : tu... wh trema, trema; chè verrà giorno (e non è lungiì in cui la pena ti eolga maggiore assai del delitto!
Così sono stretto a gridare; né grido già all'impazzata. Parecchi malvagi corrono a pie ' del Levigato, e inoolpanO vatii cittadini, di tenéf colloqui Annal. Boi. T. IV. ai
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