Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI ,T3
gli « oppose:-laonde sospesero la'marcia, e si stettero in tutta inazione per molti giorni temporeggiando. Ma una notte. Nicolò ; accozzato un ponte oon botti vuote, passò un canale, ed assalì di là da quello i Ducali, con tale impeto e così - alla sprovveduta, che tutti i soldati ne imprigionarono. £ dopo questo fattoi altri scontri ebber luogo, quasi tutti còlla peggio del Visconti, il quale te» mendo che Imola, da lui tolta alle quistioni degli Ordelaffi e degli Alidori , non cadesse in mano dei Veneti ; ne fece donò : al Papa, consegnandola con Forlì al Legato di Bologna, che ne pigliò possessione a nome del Papa.fi4 Maggio ), in .compagnia di molti gentiluomini, frai quali un Romeo Pepo* li, Bartolommeo Manzuoli., Matteo. Canetoli , iCri4> stoforo Gatta ni da Castel san Pietro., un Ramponi» un Ariosti, un Ghisilieri, uo Foscherari, - un. Bolognini , un Griffoni,! un Guidotti. un. Lambertir ni, e Castellano . Gozzadini, che fu già ; figliuolo di Nanne^ £ preso il possesso, ri tornarono ai Bolo* gna , dove furono con grande . festa- incentrati; e per allegrezza dell' avvenuto , si apersero le carceri , e si liberarono i prigionieri. Vedi cousUetu* dini de' tempi ! . ' • .
Intanto quell' Anton. Galeazzo Bentivoglio , del quale parlammo più vplte, trovatasi ancora in Fi* lenze» godendosi sull'Arno lo stipendio di capitano al servigio della Città del Tevere. £ poiché il Pontefice , che già da sei anni era.in Roma, e desiderava che. il Bentivoglio :stesse< vicino a' suoi sguardi col figliuòlo Annibale; asè lo chiamò, dandogli titoli e stipendi di molta conseguenza, sino a centocinquanta fiorini d'oro al mese: il qual negozio maneg-giavasi per mezzo del Vescovo Albergati e di Benedetto Guidalotti dottore, e chierico di camera Apostolica. Ma il Bentivoglio, imprevidente com'era,-iar sciava la certezza del pingue stipendio, per le delizie della Città di Flora t e acoontentavasi di minore stipendio (che non bastava a sue larghezze ) per istarsi colà dov' era Lisa Canegiani. Pure vedrebbe il giorno del pentimento; nè poteva esser lungi !
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