Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
ANN A'L'Iistigazione d'Anton Galeazzo Bentivoglio , avean decretato d* introdurre nella Città molti ribelli , per mutarne lo stato e la dominazione.'—A questo inique paroleEgario Lambertini ed- i quattro compagni accusati, gridarono eh' ei mentivano per la gola, ed alzaronsi in piedi, e cominciaron gran tumulto. Ma gli Anziani fecero oondùr fuori i quattro accusatori ed i cinqtté accusati, e separata-rherìte li custodirono in buone camere, restando quelli del consiglio a ventilare un tal fatto per lungb grezza: dopo di che si' distolsero.
A sera un Marsigli ed un Abbati, Anziani, trat-tennersi a mensa coi cinque distenuti, bui non poterono' frrar di bocca veruna risposta ohe ingenerasse aòsf>etto di Congiura ; perchè 1' innocente , colle frtmèe e fifehifette* sue parole, porge fede indubitata di!toè. Adunque restèaronii gli ostaggi nej luogo di priAia senza chenrona sentenza fosse data» per qtìfclta Wera sulla loro» sorte.E Battista Canetoli cogli «deflettiti suoi , Jte al Palazzo dei No-tarr o'degli Anziani, daccordo con Floriano Griffoni' Gonfalòniér di Giustizia, e trovati i ' cibquo innocènti calunniati ; che giacevano in letto, li passarono tutti 'a til di1 spada con inaudita crudeltà1, e ^JoSì'l'n camieia-ne mandarono i cadaveri allo Spedale della Morte. —- Nè di ciò- paghi, corsero a casad^Un' Bargelli ni , amicò intimo Ulelle infelici vittime, con animo'd' uccider lui pure. Mà quegli non era in casa: onde ne spensero un nipote, trascinandolo per le scalè fino alla porta del suo palazzo , - dove- ne lasciarono il^ Cadavere tutto brutto di sangue.—Tanta scelleratezza Canesca empì d'orrore l'intera Città; e fino ri Legato, che della vita temendo,'sotto colore di staggire la pestilenza, cbe mettevasi di nuovo per la Città , passò a Conto , lasciando in sua vece il Vescovo di Forti, motto di austeri modi, e da'Canetoli temuto; per «quanto gì'impudenti ' temer possono i ginstii—Ed ecco gli Anziani ? ohe pur volevano dar esempio di vejacO
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