Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
a68 ANNALIla spada di cavaliere aurato a Carlo Saliceti cittadino Bolognese ( 9 Settembre ). Nel qual mese di Settembre tornò ad imperversar la natura con temporali , e piogge, e lampi, e tuoni, e grandini e fulmini, uno de' quali toccò nella torre Asinella e ne frantumò due merli alla cima, i quali giù caddero in pezzi, cbe tutt'intorno sbalzarono, con danno delle case circostanti e di non poche persone. — E videsi in cielo nello stesso tempo una cometa di gran mole, la quale in que'giorni di poca scienza astronomica e di molti pregiudizi, ai tenne in conto di gravissimo indizio di calamità e di morti: perchè le comete non si reputavano pianeti ad allungatissima e grande orbita, ma segni straor-dinarii del cielo, forieri di sangue e di spaventi , nunzi di sciagure e di stragi a grandi personaggi.
ANNO DI CRISTO 1454*
Molto avremo a dire in quest'anno, sì delle cose nostre sì di quelle del Pontefice. Podestà di Bologna fu Nicolò Portinari da Aquila, Conte Palatino, il quale entrò in principio di Gennaio con tutti i nuovi uffiziali della Città. Trovavansi intanto in Lugo, nella bassa Romagna , alcuni uffiziali del Duca di Milano, i quali passarono al reggimento degl' Imolesi , che sottratti si erano alla seggezione del Pontefice. Ciò stesso avevano fatto quei di Forlì, mettendosi pienamente sotto la signoria de' potentissimi Ordelaffi. —- Le quali cose sapute dai Canetoli, i quali videro come gì' interessi del Papa procedessero male, dubitarono costoro ohe Anton Galeazzo Bentivoglio, com* uomo destro , si gittasse sotto la protezione del <Duea, eolie forze del quale potessero d'improvviso passar au di lqro, e coglierli in mal punto, e ridurli a pessimo fine. Il perchè ottennero di radunare il
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