Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
alquanti de'suoi Battista Canetoli; e l'inseguì fin dentro il Palazzo degli Anziani per farne scempio. Egli fuggì col fratel Floriano, e non vedendo più. acampo, montò sul tetto, e di là scagliava agli assalitori tegole ed embrici, finché n' ebbe scoperto l'assito sovrapposto ai travicelli. Ed intanto alcuni degli avversari!, entrati nel soppalco, con punte» di spade e di partigiane trafiggevano le piante allo sventurato Luigi, il quale sgorgava sangue dai piedi, e cadeva'miseramente. Allora i Caneschi saliron sopra del tetto, e scannarono crudelmente il Griffoni: quindi altrettanto scempio fecero di Floriano fratel di lui ; e i due cadaveri sanguinolenti sca-gliaron giù ne'cortili, e li facevano infranti. E tostamente discesi alla piazza, tutti del partito dei Griffoni con prepotenza scacciavano.
Il Ghirardacci narra che i corpi de'fratelli Griffoni furon lasciati sul tetto, dove giacevano malmenati ; che Floriano fu trovato vivo da parecchi amici , e portato allo Spedale della Morte, dove un falso aderente di lui, fingendo chiedergli premurose novelle di sua salute, lo scannò in letto con nefanda barbarie.—Checché fosse dell'ultimo loro fine, egli è certo che i due maggiori Griffoni miseramente perirono ; e che Giovanni, lor terzo fratello, temendo per la propria vita e libertà, fuggì di Bologna , lasciando libero il campo agli scellerati Canetoli onde potessero esercitare a lor taleuto le più snaturate gesta.
E difatto i Canetoli, saputo avendo che il Go-vernator Gondulmiero aveva fatto ritorno in Bologna con Paolo Tron ambasciatore de' Veneziani, lidicarono i Veneti, facendo prigioni tutti i mercatanti Bolognesi, che fosser tra loro, e bandendo affatto ogjii traffico con la Città insultat^ce.
Ed avvenne in questo tempo gravissimo tumulto in Roma. Erano i cittadini di quella metropoli da
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