Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESIquesta pace vi era quello chi? npn afes9A.il, \fi«-fcppgti, a prestar* aiuto ai Bolognesi ; dolche s{ spio essi al Pontefice in Firenze per , mezzo d' un ambasciatore, cui promise il Papa . protezione «4 affetta, ed avvisò che in segno di benevolenza Felsinei, intendeva recarsi a Bologna quanto. prir ina, perchè riguardava questa Città come, cosa su*» Poi stabilì per ambasciatori piena pace fra Bole-r gnae la Santa Sede: levandosi le offese ed i ripari di guardia > ponendo libertà di transito e di cotu-r mercio, diminuendo i dazi, dando feste al pqpolp, che di feste e di pane *d egual modo si .pasce., ,
Essendo chiusa la pace, mandò il Pontefice i Ca-pitoni per mano di Daniele da Treviso .Tesoriere suo e Vescovo di Concordia, deputandolo Legatole Governatore della Città, il quale vi fu ricevuto pop ogni possibile onore ( 6 Ottobre ), e prese le chiavi della Città alla Porta di strada Maggiore ,, dov? quella trista volpe di Battista Canetoli , vedendo rassicurate le cpse del Papa, stretta amicizia fra questo ed il Visconti, ritornate alla Chiesa. jtfr*e,,e Castella, onorò colle più vili dimpstrazioni di rispetto il novello Governatele, e mostrò aperto eom* gli ambiziosi che non hanno virtù verune , sono talvolta umili, talvolta superbi, e sempre infami.
Due scaltri ministri aveva con sè il nuovo jGpr vernatorp Daniele Trevi si o da Treviso. Era l'uno Baldiaierra Qffi,dano, l'altro Gasparo, da Todi , il quale fece mutale i capitani delle Porte , ponendone altri a suo talento: poscia ricevette il giurar mento di fedeltà alla Chiesa, per mano del SenatP e de' ministri della Città nostra.— I due consiglieri del Governatore andavano tuttodì pensando pome indebolire i Canetoli, e farsi padroni .assoluti; di Bologna. Al qual fine comandarono a Battista Car netoli di licenziare tutti i soldati, e fanti e, pav«r lieri , che, stavano in Città e fuori , a cqpto della medesima. E Battista , eh? sperava nel Duca di Milano,, e che attendeva il Piccinino, promise, di licenziare i soldati; ma noi fece , allegando una scusa ed ora un' altra.
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