Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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' Intanto il Governatore , persuaso dall' Offidano , trattò con Francesco Sforza, che si trovava a Meditila coi soldati della Chiesa; ed ei mandò Séi-cento soldati1 condotti da Sigismondo Malatesti ; i quali nna notte entrarono per la Porta di san Ma-molo £er far prigione i Canetoli. Ma questi ne furono in tempo avvisati ; e Battista si nascose, sicché non fu trovato. Poi, fattosi giorno, si vestì da cacciatore, prese lo sparviero, secondo il costume del tempo , ed uscì sconosciuto da quella patria , che in tatte convulsioni tenuto aveva (14 Ottobre), e passò a Correggio, dove fu raggiunto da ben du-gento amici, parenti , e partigiani ; ma non dalla moglie Madonna Tommasina, la quale passò nfrlle Monache di san Lodovico nel Pratello, per ivi godere quella pace, che a fianco del marito turbolento, mai non avrebbe fruito.—E Galeotto Canetoli, che trovavasi a Firenze, pensò che1 là sua fazione fosse stata cacciata di Bologna ''per volere del Pontefice: onde tosto si fuggì a Siena, temendo non poco per la sua libertà. iE vedendo il Governatore còme i Canetoli e la lor fazione eransi volontariamente' sbandati s presé grand' «ni mo, e reputandosi quasi Signore di Bologna , ne creò Podestà 1* Offidano, e costituì Gà-spero da Todi ufficiale delle Bullette; acciò eglino severissitai ed anzi crudeli tenessero bene in soggezione la Città. Difatto, entrato in carica Baldis-serra, volle tosto dugeftto fanti alla guardia dèi suo palazzo , e creò subitamente i nuòvi Anziani , in numero di otto; e fece nel Palazzo grande trasportare quella • campana che tenevano essi nel Palazzo dè'Notai. 1
E a1 mezzo 1* autunno ( 8 Novembre ) il Senato , coi Mafesari delle Arti, e coi Magistrati primarii -deputarono degli ambasciatori al Pa^a 'per ihvitarlò a Bologna: e ciò stesso fece il 'Governatoli. I quali hunzi tutti; uniti-, in numero di nove, partirono •con tre servi per ciascheduno, inJgrandi vesti ricca-' mente adorne (7-Novembre); e furono di Pontefice,
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