Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIquattordici per andarsene al Palazzo del governo ; ed ecco Annibale cogli altri micidiali, assalirlo di subito, e stenderlo morto. Alle grida dell' assassinato , al romore degli omicidi , al fuggire delle genti spaventate , gli artefici che avevan botteghe presso la piazza le chiusero e se ne andarono, mentre Cervotto Castellano mandò da Galliera un presidio chiesto alla Piazza, e stette in guardia di ciò che potasse avvenire. Nel qual tempo Annibale si presentò al detto Castellano, e gli fece aperto il motivo della morte di Raffaello, e come tutto fosse stato per privati insulti, e non più. Cervotto ritirò le milizie; ed Annibale che assai temeva dagli amici del Foscherari, stettesi alcun tempo a ricovero in casa di esso Castellano, mentre il popolo tutto meravigliava di sì vile opera in un tant' uomo qual era Annibale Bentivoglio. Il quale Annibale, poiché non vide alcun movimento frai congiunti del Foscherari , si fece animo, ed uscì dal nascondiglio ; ed al proprio palazzo ritornò. — Il Piccinino intanto Io chiamò a Parma, gli fece aperto il proprio dispiacere pel suo male operato, lo ammonì con paterna , correzione, e rimandollo a Bologna, non senza minaccia di punirlo, dove mai ricadesse in simili eccessi fatali.
£ di lì a poco il Piccinino radunò sei mila soldati pel Duca, e dovendo muovere contro de'Fiorentini , passò pel Bolognese ( 4 Marzo ), ed entrò per Saragozza nella Città nostra, con tutte sue genti in buon ordine, e passando presso la piazza, uscì per Porta Maggiore , e prese alloggio ai Crociati.—£ il dì appresso raccolto il Senato, vi prese «parte anche il Piccinino, il quale fece animo ai Bolognesi di volersi stare nella devozione al Duca Visconti. £d aperse il desiderio proprio che ai dieci della Balia ne fossero aggiunti sei, col titolo di Riformatori dello Stato, in poter de' quali fosse la distribuzione degli uffici utili ed onorifici alla Città. Alla qual domanda acconsentì l'intera assemblea ; ed i sedici T'formatori dello Stato furono eletti jn
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