Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
a8a t ANNALIa lai ricorressero; da lai procacciassero esaudimento alle dimando. — Volevano rispondere gli oratori : non furono ascoltati: andassero, o sarebber caoeiati. £ dovettero andarsene fremendo, w Così dispensa-» vasi giustizia in trista età e da'tristi signorotti.— Ringraziamo Iddio, che or la giustizia è ne' tribù-, nali, non nella verga di quei che reggono: a quelli la condanna ; a questi la clemenza. Ringraziamone Iddio!
ANNO DI CRISTO 1443*
1 Se mai, fra le angustie ed i piaceri di chi seri-» vie, vado lieto talvolta dell'essermi imposta questa soma sugli omeri, ne godo e giubilo di presente nell'esporre le cose di quest'anno^ in cui narrar posso de? miei antichi''concittadini prodezze e non crudeltà, gloriose gesta e non vergogne. E godo altamente di porre.in vista per la prima volta un eroe, che sorse ad .un tratto grandissimo , e durò tale, immutabile pel lungo spazio di :sessant' anni. Voglio dire Galeazzo Marescotti ; il sostegno più valido della grandezza de' Beati voglio ; 1' amico e vendicatore di Annibale, • il consigliere di Giova»* ni II. fanciullo , di Santi inesperto nella reggenza d' un popolo, di Giovanni II. adulto e principe : colui che più volte poteva èssere signor della pastoia, ma che mai non volle; e «he> ne fu sempre, per fatto proprio, il primo soldato.-*Ma passiamo alla storia*. .
La prima notizia importante di quest'anno è la -nascita del figliuolo unigenito di Annibale Benti-voglio, il quale fu levato al Sacro Fonte dal Mar* chese di Ferrara e dal Signore di Faenza, mentre ili padre di lui era prigione a Varano. £d esso fanciullo ebbe il nome del proavo, onde fu detto Giovanni II. Nome che suona gloriosissimo ne'fasti di Bologna ( 17 Febbraio ).
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