Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
ANNALIaccettò come ottima provvigione di viatico, e se n' andò in Lombardia , dove l'attendeva il seggio Visconteo, che diverrebbe Sforzesco.—E partito Conte dalla provincia felsinea, i Bolognesi . riapersero quelle Porte, che avevano poco prima murate.
In quest'anno fu giustiziato un Nicolò da Mandolino per aver trattato di dare questo Castello a Lodovico de' Canetoli 3 e fu invaso da Gregorio d' Anghiari, capitano nostro, il Modenese ed il Carpi'giano, per tenere in timoTe i signorotti dei luoghi, ed i banditi Bolognesi, protetti da loro* E ritornando i nostri dalle scorrerie con grossa preda di bestiami e d'uomini; il signore di Carpi, cui questa ostilità doleva, trattò ed ottenne pace eoi Bolognesi, e cacciò poscia tutti i banditi felsinei dal territorio suo ( 48 Agosto ).
Giunto l'Ottobre, venne solennizzata coti pompa la festa di san Petronio, protettor principale della Città (4 Ottobre), facendo gli Anziani correre 'un. palio di venticinque braccia di raso cre-piisi* che sarebbe conteso da buon numero di cor* sieri barberi; e facendo giostrare i più abili ca» valieri di que' giorni, fra' quali un Angelini, un Bevilacqua, un Fava, un Gùidotti ed un Opizzo Pepoli, il quale riportò il premio, con moltissimo onore*—E chiuderemo le presenti notizie, facendo aperto, come narrano gli storici, essere stata inSuest' anno molto gradita la condotta di Santi
enti voglio, assistito da Galeazzo Marescotti e dal migliori cittadini , ed essere piombato su di noi jquel flagello della pestilenza, onde tante volte trovossi afflitta Bologna j e il quale, più che fra noi, fece strage in Venezia, dove incominciò verso il declinare dell'anno, e durò per tre anni continui.
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