Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
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l'anima; i quali, inteneriti a tanta sua miseria, gli perdonarono di cuore, chinandogli il capo. Il sol Galeazzo Marescotti , acoiecato d' amore pei Bentivoglio t gli gridò contro : „ Tienti saldo alla coda per non cadere I Cui Betto2zo : Ora il frutto ò maturo per me; verrà stagione elio per te pure maturerà. „ E seguitò atto cammino. — Ahi, che purtroppo diceva il verol Tardi maturerebbe per Galeazzo la vicenda, ma verrebbe dì ohe maturerebbe! E tanto piò aspra, in quanto che i suoi meriti, e le sue annegazioni a favore de' Bentivoglio , farebbero a lui vecchio, a lui generoso tornar più. amare le ingratitudini di costoro verso i suoi benefizi.-*-E tornarongli amare; infinitamente amare 1
Intanto Bettozzo è condotto al luogo funesto, dov' egli uccise Annibale Bentivoglio ; e qui sul ceppo da sozzo carnefice gli è tronco il oapo. Indi il cadavere sanguinoso, appeso per li piedi, viene alle forche impiccato sopra le rovine del palazzo de' Ghisilieri : e la testa gli fu attaccata pei capelli alla mano destra, sicché la tenne penzolante a guisa di lanterna per ben due giorni. — Spettacolo orrendo, di che camminavano a godere a migliaia e migliaia i Bolognesi per la rusticità di que' tempi tE mentre fra noi si spargeva sangue in tal guisa, il Papa creava Cardinali Filippo da Sarzana Vescovo di Bologna, e il Governatore Spadainfac-cia : di che si fece gran festa, la quale valse a mitigare le barbariche follie del popolazzo inebbri ato di sangue*
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