Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
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Di questo fatto si parlò in Bologna, come di tutte le novità, per breve tempo; e tanto più che l'arrivo d'un corriere (a Febbraio), il quale annunziò la pace già seguita ed or ratificata dal Rei d'Aragona col Duca di Milano, coi Veneziani e oo'Fiorehtini, e la lega di costoro per venticinque anni ^allegrò siffattamente tutta la popolazion nostra, che d'altro più non si parlò per alcun tempo. Il quale annunzio fu bandito al popolo per tré giorni continui dalla ringhiera a suon di trombe, con plauso, e oon gioia universale e sincera;
Ma presto la gioia cessò per dar luogo a non poca angustia? imperciocché trovandosi Giacomo figlio di Nicolò Piccinino al Castello di Asola , e non essendo più al soldo di chicchessia, determinò di fare il capitano di ventura; e si collegò oon molti fuorusciti di Bologna, e feoe supporre che ir sollecitasse fino il Pontefice a passare sul Bolognese per -vendicare i mali fatti al fratello di lui, e la morte data al suo amicissimo, il Cano* nico Manzuoli. Per la qual cosa il Senato spedì Lodovico Caccialupi'( 14 Febbraio) ambasciatore al Duóa di Milano per averne rinforzi: e il Duca diede uomini d'arme per difesa della Città dallé minacce nemiche, considerando «he dove Bologna passasse in piena balia della Chiesa, vi cadrebbe di leggieri anohe la Marca, la quale sfavasi all' obbedienza degli Sferza. — Dopo di che, volle intendere il Senato quale fosse la volontà del Pontefice intorno alla Venuta del Piccinino; e creò am-biasciatore per Roma qeel cavaliere Lodovico Ben* tivoglio, onde più volte abbiam parlato; sulla cui eloquenza* e buona fama molto sperava la patria. Ei si partì con grande comitiva di cittadini e di donzelli', e fa a' piedi del Papa, il quale ; rammemorando- le singolari virtù di questo cavaliere, lo accolse eon serena fronte, e lo fece assidero in uno «canno presso di se : e dimandollo perchè i Bolognesi non amassero la Santa Sede ed il Romano Pontefice. A cui Lodovico : „ Vi assicuri,
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