Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

Pagina (439/548)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      BOLOGNESIbandiera e d'nno scudo, per sua maggior glòria: di che Lodovico fu gratissimo, e foce ringrazia* mento al Senatopoi montato a cavallo, fra suoni di trombe e di pifferi, venne accompagnato a casa dalle voci giulive del popolo, che già vedeva nei Bentivoglio le maggiori speranze dell a patria.
      Pertanto si stavano nel territorio nostro Corrado e Roberto da Cotignola, mandati per. difesa dal Duca di Milano, insieme con Evangelista Savelli, con Cristoforo Torelli, con Giacomo Rossi da Parma, con un figliuolo del Conte Luigi Dal Verme, e con altri condottieri e soldati amici de' Bolo** gnesi. Della qual guarnigione oopiosa avutA notizia il Piccinino, e saputo inoltre degli accordi seguiti frai Bolognesi ed il Pontefice, si partì dai confini nostri e da quel di Ferrara, e passò in Toscana a far la guerra co' Sanesi. Per la qual cosa i soldati del Duca di Milano, tratta Bologna di sospetto, tornaronsi ai paesi loro , senza niuna fazione. E così per le forze materiali di cento e cent' uomini e per le intellettuali d'un solo, venne, restituita a pace e tranquillità la patria nostra, che probabilmente non 1' avrebbe ottenuta se le sole, forze fisiche avessero agito per lei. Tant'egli è vero che in un corpo politico, è sempre più stimabile ed utile la testa che il braccio ; quando la testa è sana e di nobili spiriti fornita.
      Erano scorsi pochi giorni dopo siffatto avvenimento , quando giunse notizia in Bologna della morte di Nicolò V. Pontefice. Onde a Roma si recò pel Conclave il Legato Bessarione con Achille Malvezzi , Pietro Paselli e Giacomo Ingrati, cospicui cittadini. Esso Nicolò era amato per la sua moderazione, che gli procacciò la stima e l'amicizia dei grandi, del qual prezioso vantaggio non si giovò che per dar pace all' Italia, i cui Principi non vollero più essere in guerra, .dappoiché la Chiesa ebbe cessata ogni discordia religiosa, ponendo fine agli scismi. Nicolò V. nel giubileo del i45o aveva canonizzato


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1842 pagine 546

   

Pagina (439/548)






Lodovico Senatopoi Bentivoglio Corrado Roberto Cotignola Duca Milano Evangelista Savelli Cristoforo Torelli Giacomo Rossi Parma Conte Luigi Dal Verme Bolo Piccinino Bolognesi Pontefice Ferrara Toscana Sanesi Duca Milano Bologna Bologna Nicolò V Pontefice Roma Conclave Legato Bessarione Achille Malvezzi Pietro Paselli Giacomo Ingrati Nicolò Italia Principi Chiesa Nicolò V