Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      < Viòendè politièhe ' in quest' anno- non > ihwtìMm pur i una: la pestilenza télseoguiideaidi bassot gare ; ; onde. là. Città i no» '.ebbe* ponsTes)o->bhói di) morte...Più, non eentivasi parlare di Bent*vògUéQanetoli * !di Scaocbesi e di .MaltaaVerei r di Guelfie di GbibeHini./EntravaiDO. ia luffiziq iroa*4 strati con poca o ninna solennità» don praoai^ non iestb * non giostre, non nozze -,<. non > palai.ili palazzo.del ridoo era /squallido cori» 1* casipola! del povero ^perchè in quello edJeséfc batteva.con pari ipolso, raroieratreinaeda.Quivi mieteva una vita ohe passò fiorente : ed i o/gogiias a,l colà' troncava uno .stame cbe fu sempre logoro ifcf< debole. 1 Tòghe, spade, Cocolle, ricchi drappi •>wu miseri cono»k tutto legava, iin. un faccio, tutto tra.* volgerai, nella tomba.. Nell'i Amico si. «tederai untore, che propagava t la peste} e sfuggi vasi :nel^ vicino tia. malevolo,. cheavVèlenevaleaequej; «1 detestatasi : nel .parente.. un> insidiatore; ohe ago** goarra all'esoditi; edabborri vasi. Appena cadeva' un infelice malato,,, abbandona vasi coni a tradita crudeltà, 90010, cane rabbioso. Fino, i medici sfatti pusillanimi , dimenticavano>l'obbligo del lor be*l nefico ministero,, ti ricusavano, metter p^edè ne^le» dimore della sciagura. I soli sacerdoti, .senza, nullo accompagna mento,, recavano sotto il. mantello l'o-i stia sacrosanta; e confortavano, al grani trapasso la Centinaia degl' infermi. E quando i meschini morivano, a mala pena ;sà trovavano i, pietosi y che, anlle.spalle caricandoli, gli adagiassero della bara, e nelle, arche sotterranee dalle; Chiese, ammodtie* eh iati li alassero.Era insomma la Città nostrat una miseria universale, cui l'arte mondana e fallace


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1842 pagine 546

   

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