Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESIa i
doveva scagliarlo olt*e i termini assegnati alla schiera avversaria; e non era finito il giuoco, e non era conseguita la vittoria, finché l'una delle due parti nen aveva spinto dieci volte il pallone di là dai lontani limiti concedutf ai giocatori contrari. Con quel diletto che la destressa, il vigore e l'astuzia adope** rata a vicenda procurano, durò la lotta per ben tre ore, fintantoché la vinsero i verdi, ed ebbero il plauso ed il premio.-
Pertanto il Duca di Milano, o a meglio dire Lodovico Sforza, confinava in Napoli il suo congiunto Monsignore Ascanio .Vescovo di Parma; il quale passò
r Bologna, raccomandato a Giovanni II., dal qual accolto coli'usata sua cortesia, e trattenuto onorevolmente alcun tempo (... Luglio): dopo di che lo condusse egli stesso fin verso Firenze, dove fu ricevuto da Lorenzo il Magnifico: in seguito ritornò Giovanni a Bologna, e il Vescovo dalle genti del Medici venne condotto a Pisa, e d' indi trasportato a Napoli, dove non istette lungo tempo: per-r cfaè essendosi riconciliato co'suoi parenti di Milano, questi lo richiamarono di confine ; ed egli ripassò per Bologna, dove fu altamente onorato per lo,giubilo provato da tutti di sua ricuperata libertà: e finalmente partì per Ferrara, di dove poi sarà ito al suo vescovato di Parma.
Il Turco in quest' anno prese Otranto nel Reame di Napoli, con grave danno del paese, e con pericolo d'Italia (24 Agosto). — E all'ognissanti passò a Firenze Andrea Grati, ohe nell'anno prossimo ne venne a Podestà destinato : ma essendo morto nel frattanto Nicolò Sanuti, uno de' Sedici Riformatori bolognesi, venne richiamato in patria Andrea, e nel posto fu messo di Nicolò, pregando i nostri quei di Fiorenza che volessero cercarsi un altro Pretore.
E verso la fine dell' anno ( 9 Novembre ), morì Nicolò Pasi, uomo di molta stima nella Città, ed ebbe sepolcro in san Martino Mag^ore o dell'Avesa, leggendosi sul monumento questo breve epitaffio, che sente sapore dei concetti latini del tempo :
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