Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESIiiJi
oraci tatti gli appròvigjoiiamenti; il cbé mHritari'e cittadini triste penuria affliggeva. Ercole Duca, allè ferace Bologna avea ricorso; e il Bentivoglio, a chiunque il volesse , concedeva di reCar vettovaglie alla tribolata Ferrara. Largo òampo parveperootarl modo aprirsi a chi à* oro» avea sete, ed anche quella età n' avea molti, che ben sapeano come a caro presso avrebber potuto vendere il grano. Tale e tanta fil l'avidità di guadagno, che Bologna, non avea guarf nuotante nella pingue abbondanza, già per'la copia delle esportate biade si trovava- nel miserrimo stata da cni Ferrara poe' anzi sottratto aveVa. Un sorctó mormorare serpeggiava fra il popolo ; ma oome> al fino governo era un Signore munificente e scaltro» che dalle avverse come dalle propizie coso sapevi trar profitto ; che conosceva quanto in «otaì ' frangenti, di popolarità, d'affetto» largendo, ai possa prò* cacciare; e che poche sediziose grida, massimarpento quando cbiedeano pane, bastan tavolta d'una intera città tutto a travolgere l'ordine: òosì tostamente il sussurrar del Volgo aochetava. Erano i granari suoi ricolmi di vettovàglia, la quale recata in molti'sue-* cessivi giorni in un pubblico luogo, per la metà del prezzo iacea che si vendesse. Ci narrano gli storici come a tale liberalità, ch'egji ancora altra voltà aveva usata; vedetti ognuno, le giunte mani alzate al cielo, pèrgbr grazie all'Eterno che si benefico, sì generoso Principe loro avesse concedutole il nóme di Giovanni s'udiva da tutti esaltare, e a lui pregar grandezza, a'lui viver lungo e felici.
Un tal Signore munifico, imitatori de'più splèni didi Principi della Penisola, avendo condotto a buon punto il famoso palazzo incominciato da Santi, diede opera a farne dipingere alcune logge ed alcune ca^ mere, nonché de' peristili, da valenti pittori , fra! quali fu 'Lorenzo Costa Ferrarese , la cui memoria con quella del Francia, ohe potrebbe dirsi pìttor di corte del; Bentivoglio, è pervenuta sino a noti Il Costa adunque dipinse pel Bentivoglio la Ruini di Troia, e vi riuscì con tale e tanto magistero, Annal. Boi. T. V» ia
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