Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI iiJiDel i'a55 V ebbe pure h sua residènza il capitano del popolo : e .neir anno seguente in sulla facciata s'eresse un arringatolo o ringhiera, al fine di pubblicare «ci suon di trombe e di pifferi lo ordinanze de' Magistrati, e le còndanne de' rei, i quali ivi con apparato di lutto trovavano la pena de' loro delitti. -
Qui è da notarsi che l'antica facciata del Palazzo del Podestà era diversa affatto dall'odierna. Secondo che por taro disegno si mostra, la .facciata presene tava un muro rustico composto a grandi pietre di maeigqo, il qual muro aprivasi nel mezzo per un arcò, o porta d* ingresso ( che si chiudeva a ponte levatoio con catene di ferro ) fiancheggiate da due pilastri , e con architrave soprapposto a reggere la ringhiera, phe rimaneva coperta per un corniciarliento sostenuto da otto piocole colonne a guisa di baldacchino. Il rustico del muro si elevava da ambidue i lati sino ad una larga ornata cornice, sulla quale posavano colonette, ed a queste archi ohe facevano una loggia o porticato aperto, a cui poteva aversi l'accesso per le porte dell'antica' sala, la quale non è notato in che anno fosse eretta. Oltre gli archi del loggiato suddetto, terminava forse la facciata in un cornicione, che non è mostrato in quel disegno.
Prima di riferire la circostanza per la quale s» atterrò la £acoiata descritta, è a dire alcuna cosa della torre die ricordasi col nome di Torre in cappella santa Giusta, e che oggidì chiamata è il Torrazzo dell'Arrerigo o dèi Campamaccio. Questa torre fu dai fondamenti icominciata Panno i*64« ed in cin? q«e anni condotta all' altezza che. pur ora si vede* Torre dell'arrengo è detta dal siiono della grande campana entrovi posta colla quale si davano segni al popolo per chiamarlo ai giudici, ed alla estra* zione degli uffici de'Magistrati, per radunare i Gonfalonieri e i Massari delle arti, per appellare all' armi, per le straordinarie allegrezze o feste della Citata* e per «molte altre simili circostanze. Ne' tempi- prof senti quella campana non dà segno se non ohe deJJk più solenni festività ecclesiastiche.
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