Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIdi zuccaro con li merli e torri, molto artificiosamente composto pieno di uccelli vivi, il quale appena fu messo giù. nel mezzo della sala, uscirono fuori volando tutti gli uccelli, con gran piacere • diletto de' convitati. Portossi poi nella sala un capriolo ed uno struzzo , dietro ai quali alcuni pa-stel letti coperti, e teste di vitello con il còllo, in piatti d'argento dorati; e poi capponi allessi, pettij e lonze di vitello, capretti, salsiccioni, piccioni, minestra di tortelli, e sapori, parimenti ne' Vasi d'argento dorati. Poi appresentaronsi pavoni vestiti con le loro penne a guisa ohe facessero la ruota ; ed a ciascuno de' signori fu fatto presente di uno che mostrava al còllo lo scudo con l'arma loro. Di poi mortadelle, lepri in pelle, ohe stavano in piedi siccome vivi, con caprioli pur con la loro pelle. Erano condizionati a guazzetto li suddetti animali e tutti gli animali ed uccelli recati in tavola similmente cotti, e tanto artificiosamente fatti y e adattati nelle loro penàe e pelli, che apparivano vivi» Dietro a questi vi ebbero tortori, fàgiani, dal cui becco uscirono fiamme di fuoco , essendo accompagnati con pomi di adamo, di aranci, e sapori : poi le torte di zucoaro coli' amandorle, le giuncate , e li biscotti. Addussero anohe teste di capretti , tortore e pernici arrosto , ed un castello pieno di conigli, il quale subito che fu portato nella sala essi uscirono fuori correndo chi qua, chi là, con risa e piacere d'ognuno. Seguitarono il ca* stello i pastelletti di conigli in tal maniera composti, che non parevano differenti puntino da quelli che dal detto castello erano usciti : portarono indi Capponi pure di penne vestiti. Finita la portata di questa imbandigione gli scalchi mutarono li vestimenti d' argento in quelli di cremesino di pelo , e quivi mancò la luce del giorno ; laonde tosto furono accese le torce nei loro candelabri. Poscia si trasportò ùn artificioso castello, ov'era un grosso porco, e quello posto nel mezzo della saia, non potendo 1' animale tisròr fuora dal castello, dirizzava»!
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Vasi Capponi
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