Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      annalitutti lo accompagnavano fino a casa sua, tanto, i gentiluomini quanto la guardia. — E se fuori di Città si recava al Bentivoglio od a Foggialo uova o in altro luogo; sempre con lui aveva venticinque o trenta gentiluomini e la sua guardia. —r In casa poi teneva circa quaranta pezzi di artiglieria fra cannoni e colubrine, con assai moschetti ed altra artiglieria minuta ; ed aveva una bella munizione, e. tutto teneva sotto la loggia grande nel secondo, cortile» avendo i suoi bombardieri separati da quelli della Comunità.
      Ed esso Giovanni aveva ordinato che Si rendessero grazie all' Eterno per la tranquillità e per la pace ritornata alla patria; onde ( 8 Dicembre ) solenne processione di molto clero e di molti cittadini andava al tempio della Madonna de'Servi, dove 6Ì celebrava con grande pompa il sagrifizio incruento; e Quelle sacre vòlte di salmodie e di ringraziamenti eccheggiavano. E siccome il Bentivoglio attribuiva al patrocinio della Vergine l'essere scampato dalla congiura, così egli pose la propria statua,, a modo di un votoy davanti 1'aitar maggiore della Chiesa della Madonna di Galliera, il qual altare era stato da lui costruito ; ed ordinò che ivi ogni anno, nel dì dell'ottenuta grazia, i Canonici di san Petronio cantassero messa, cui egli stesso, od alcuno de'suoi, avrebbe assistito (27 Novembre). Il qual rendimento di pubbliche solenni grazie, narra l'annalista Negri, essersi ripetuto per parecchi anni, assistendovi da dugento fra cavalieri e gentiluomini, che, finita la funzione divota, reca-vansi a convito sontuoso nell'osteria del montone, dove facevansi brindisi alla salute di Giovanni, il quale talvolta pagava egli quel convito che i gentiluomini predetti per loro elezione facevano.
      Oltre di ciò Giovanni Bentivoglio, in memoria dell' ottenuto scampo da morte, pose un quadro votivo nel tempio di san Giacomo, e precisamente nella superba gentilizia Cappella della famiglia : quadro già commesso alcuni mesi prima, e in cui


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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