Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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. ¦ ¦ • i t > ' ANNO DI CRISTO 1490*
Quante vplte Giovanni Bentivoglio si trovava sicuro e quieto. , altrettante dava opera a 'pubbliche e private fabbriche per ornamento della Città ; od al restauro ed all'abbellimento di quelle che già esistevano. Del suo grandioso Palazzo abbiamo dottore cosi della Cappella gentilizia in san Giacoriro e del Pòrtico esterióre a quésta Chiesa. Abbiam pur detto del grande ampliamento al Palazzo del Podestà : ora diremo della bella fabbrica del Foro dei Mercanti in quest'anno costruita con quel gusto d'architettura che ancor di presente vi si annuirà.
E prima diremo della storia di esso Foro come sociale istituzione, poi di quella dell' edifizio e die* suoi restauri successivi, riferendoci alle parole di Gaetano Giordani, che ne dettò un'esattissima notizia. . ,
I nostri antenati che non credevano scadere dalla npbiltà col volgersi al commèrcio , sino da' remoti tempi conoscendo gli effetti di prosperità e di utilità che il inercatate apporta agli Stati o Governi eli ,qualunque natura sieno ; e che è a dirsi una delle principali cagioni, e tra le indispensabili ad accrescere, ed accrescendo conservarli; anzi più generalmente parlando di beneficiò grande ed essenziale all'uinana società, con savi provvedimenti sempre la mercàtanZia favoleggiarono. E però l'Università de'Banchieri e de'Cambiatori di amplissimi e meri tissi mi privilègi fornirono; conCprréhdo altresì per successione di tempo il faivore e il consenso de'Pontefici a rendetla vieppiù autorevole, ed insigne : laonde per autorità, per dignità, e per grazia si rendè assai reputata e splendida, e noverasi al pari di altre simili istituzioni, che nella Città nostra ebbero preminenza e prerogative notabilissime.
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