Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIeoi solito arabesco dentato o smerlato alla saracinesca , siccome vedesi presso a poco nella nicchia centrale della facciata, dov'è la statua della Giustizia.
Tanto non bastò ai magistrati attuali del Foro de'mercanti; chè del 1840 e 41 volendo mettere a compimento la loro fabbrica , nello stile architettonico della facciata, ne affidarono il disegno e la direzione all'ingegnere ed architetto dottor Domenico Ferrari, che terminò il fianco sinistro di esso edifizio , suddividendo in due piani l' inferiore, il quale si mostra uno solo nella facciata, e tenendovi finestre ed ornamenti di stile analogo a quello già usato nel restante della fabbrica; de'quali ornamenti fu plasticatore Cesare Zanetti, sui disegni del Ferrari prefato. Neil' interno poi potrebbe dirsi esser tutto eretto o modificato di riuovo, e troppo lungo sarebbe il volerne fare minuta descrizione. Solo di* Temo che al pianterreno 1' architetto ha saputo in breve spazio ideare un beli'Atrio'di congruo stile con quello dell'esterno del luogo;e che al secondò pianò ha costruita un'ampia e bella Sala di tribunale , dove buoni artisti hanno dipinto, come un buon capo-mastro ha condotta tutta 1' opera muraria.
Ma tempo ornai è di passare ad altre cose della nostra storia. Il Marchese Gonzaga -di Mantova oon-ducendo in isposa Isabella figlia del Duca di Ferrara , mandò ad invitare alle nozze Annibale Ben-•tivoglio suo novello cognato, il quale si partì colla .moglie (7 Febbraio ), col Conte Nicolò Rangoni, qon -Gilberto Pio, e con molti nobili bolognesi, e stettero in Mantova finché duraron le feste nuziali di quel Principe ; poi fecer ritorno à Bologna.
E proseguendo Giovanni Bentivoglio a scavare il fondamento per quella torre, onde più volte abbiaci parlato, trovò le tracce delle mura dette volgarmente della seconda cinta di Bologna, le quali corrispondevano alla dirittura del muro di limite fra il Convento di san Giacomo e la via de' Pelacani : ed egli le fece tagliare, palificando in^ legnof
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