Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
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      ama annunziato più volte. Questo Lodòvioo>tanto oelebre, e tristamente celebre pel soprannome di Moro j considerando la molta fortuita di Giovanni Bentivoglio y e sapendo in qual modo governasse egli lo Stato di Bologna, quasi ' ne fosse assoluto1 ed unico signore, giudicò che avendolo a'suoi voti,' potrebbe starsi fuor di perìcolo e di sospetto per latto de'Fiorentini, che'si mostravano contrari allo sue mire funestissime pel paese italiano. Al qual fine pensò di eleggere il Bentivoglio suo1 capitano generale, e gli mandò con molto apparecchio d'onorificenza lo stendardo, che fu da Giovanni accettato' di buona voglia insieme ai diciotto mila ducati animi, ohe il Sansovino racconta costituiti in istipen-dio al potente capitano dall' ambiziosissimo Sforza.— Accettato con parole lo stendardo, doveva riceverlo1 il Bentivoglio ufficialmente ed in pubblico: al quale1 fiae, ordinati i suoi capitani di fanteria e divisi in più squadre, si recò alla Basilica di san Petronio, ove giunse un tale Giacomello ambasciatore del Moro, collo stendardo d' oro e d' argento alla ducale, accompagnato essendo da Un certo TranChe-1 dino, Referendario pel Duca stesso in Bologna. Ili Vicelegato, gli Anziani, il Gonfaloniere di giustizia* e quelli del popolo, i Collegi dell' Archiginnasio, il Vescovo suffraganeo, gli ambasciatori milanesi, la nobiltà ed il popolo assistevano alla cerimonia; In* cominciò il Vescovo a celebrare i divini misteri collo solennità maggiori che la liturgia prescrive, e be-nedì il vessillo, sul quale stavano trapunte questo latine parole = Illustrissimo D. D. Ioanni Bcrttivo-> h II. Vicecomiti de Aragon. ducalium armorum gu-bematori generali. = Gli oratori sorsero in piedi ,' si appressarono al Vescovo , che loro diede il pennone, che riverentemente porsero a Giovanni Bentivoglio , significandogli in brevi detti quanta affe-2ione il Duca Sforza gli portava, quanto i\el suo valor riposasse , nella sua fede ponesse speranza. Giovanni rendette loro vive grazie ; e sè stesso offerse , i figli e gli averi in servigio dello Sforza:


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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