Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
aa a ANNALIPertanto il Bentivoglio, esortato ad una cosa dal Papa ad un' altra opposta da Re Carlo, ora mettendo in campo un ostacolo ora un altro, temporeggiando si sottrasse all'ingiuntagli spedizione: anzi occultamente al Re francese inviò un messaggio per iscusarsi>di quanto avea dovuto operare, costretto dalla posizione geografica di Bologna, ed offerendogli di starsi dipendente da lui, non recando molestia alcuna a Fiorenza. E quando il Veneto Senato, afforzata Pisa di genti per difenderla dai fiorentini che tentavano di bel nuovo soggiogarla, ordinò a Ciò vanni vi mandasse le sue milizie, egli, imitando
10 Sforza non ricusava d'andare ; ma ( come dissero
11 Guicciardini ed il Bembo) molte cagioni di dimora ogni dì poneva innanzi, molte cose vanamente ricercava dal Senato : alla fine » dì sopra dì rappiccava, di maniera che ognuno avrebbe conoscer potuto èssere il Senato dilegiato da due astuti uomini e tra sè parenti, dal Signor Lodovico e da Messer Giovanni.
Il «jual Lodovico, non pago d'aver chiusa la via d'Italia a Carlo VIII. v'attirava ancora Massimiliano Re dei Romani. E ad un tempo correva fama che un formidabile apparecchio d' armi si facesse di là dalle Alpi, dalle quali scenderebbero tre bellicosi eserciti guidati da Giangiacopo Trivulzio, da Lodovico d'Orleans e dallo stesso Re francese per gire al conquisto di Lombardia. Quindi lo Sforza a Carlo tentò d'opporre Massimiliano, che nell'Ottobre discendeva nel milanese, dove Giovanni Bentivoglio mandava ad ossequiarlo il figliuol proprio Alessandro, che fu compagno al monarca infino a Genova. Ma il tedesco non istette guari a ripigliare il cammino di Lamagna, avendo tentato inutilmente di devastare le spiagge toscane, anzi fiorentine, e di espugnare Livorno.
Carlo Grati, per ordine di Giovanni, andò a Roma a ricevere dal Pontefice la prima porzione del denaro pattuito pel capitano della lega; ed avuti i 10,000 ducati ritornò a Bologna per la strada di Toscana^
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