Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
aa a ANNALIa successore il figliuolo Ghinolfo.— Morì pure Fra Leandro Alberti de'Predicatori, uomo dotto in istoria, il quale scrisse diverse opere di non lieve pregio, ed una cronaca fra le altre, che comincia dalla fondazione supposta di Bologna, e procede fino al tempo della morte di lui.
In fatto di abbellimenti pubblici per la nostra Città noteremo come in quest'anno Francesco ed Alamanno Bianchetti facessero un bel palazzo in via san Donato, e Bartolommeo Felicini ne costruisse uno in Galliera.— Il Senato poi fece ampliare la Piazza de'Calderini, e addirizzare la via de'Toschi> affinchè dalle Clava ture si vedesse la Chiesa di san Domenico nel suo fianco settentrionale.*-- Anche i Canonici di san Salvatore vollero edificare nel lor Convento; al qual fine giovaronsi d'un tal mastro Pietro da Bergamo, che prese a coprire una bella fabbrica di chiostro; ma per imperizia nel condurvi r armatura , ruinò 1' opera con gran rumore, con infinito danno, con dispiacere di tutti i Frati e specialmente del Priore Nicola Lodo visi, nonché con iscorno del capo-mastro, che se n'andò di Bologna avendo perduta ogni riputazione nell' arte.
Ma. se molti in Bologna fabbricavano , non vollero i Bentivoglio restare agli altri inferiori. U perchè nel Borgo della Paglia, o a meglio dire in veduta di questa via fabbricò Annibale un'abitazione ed un casino, laddove egli specialmente , in compagnia de'suoi più intimi amici davasi a sollazzi e ad esercizi d' ogni guisa. Esso luogo di delizia fu eretto in mezzo a bellissimo terreno coltivato con arte ed industria, e chiamato anche in oggi la Viola9 per la quantità di questi fiori ivi a bella posta seminati., Esso terreno era palude fuori della Città, dalla quale fu abbracciato e chiuso coli'ultimo allargare di eSsa, circa nel i4&8. Annibale Bentivoglio, trovandosi nella gioventù di ventitré anni (1492), in tanta grandezza di sua famiglia, elesse questo luogo, dove poteva liberamente cogli amici pigliarsi diporto, esercitarsi nelle armi,
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