Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI a 49
oascondevansi fra le ombre. La prima parte nomi» aata, mostrando che in tutte le famiglie popolane T'era stato alcuno ohe siedette in carica di gover» no, faoeva riconoscere i popolani cittadini e mem** bri del Consiglio. E questo Consiglio fu dichiarate sovrano, e l'elezione de* magistrati fu confidata a quello, e bandito venne (già tre anni prima del presente) un perdono generale per Seppellir nel* l'obblto tutte le vecchie discordie della repubblica fiorentina.—Una cos 'importante modificazione del* lo statuto sembrava promettere alla repubblica un maggior benessere nel tempo avvenire. Girolamo , onde sì grande era sol popolo l'influenza, avea mo* strato.ad un tempo moltoi amore per l'umanità» gran rispetto pei diritti d'ognuno:, cuor sensibile e mente elevata. Avea presagita ai piagnoni la ve* nata di Carlo Vili, come strumento permesso da Dio a castigamento dei delitti di tutto il paese: il pre* «agio si avverò, si disseto molte parole del bandita profeta , gli fu impedito di predicale la politica religiosa dell'età difficile che scorreva. Ubbidì e si tacque; ma persuase a supplirlo il suo discepolo ed amico Fra Domenico Bo or ics ni da Fi^a. Questi pollava pel maestro: altamente inculcava una rifor* ma Aai primi reggenti all'ultimo de'sudditi. L'Eremitano Martin da Ghinazzano gli si levò contro per ispirato di rivalità ; e Francesco , da Puglia , Minor Osservante lo sostenne coli' opera e colla parola* Si venne a tale in Firenze fra. gli antagonisti che per mostrare 1' eccellenza della propria causa, fui i»ti«i mata la prova del fuoco. 1
i Girolamo rigettava la strana proposta, Domenico r accettava, Francesco la voleVa mettere in atto? col primo:, non col secondo: la discussione procedeva ttbza effetto t quando la signoria decretò che duo soli fra gli. antagonisti' procedessero alla prova fa^ tale.—Un palco orrilul© fu alzato sulla pìàzzp del palagio pubblico in Firenze ( .7 Aprile ). Due stipe di grosse legna e di fascine, occupavano- un tratto di ottanta piedi in lunghezza, di quattro di larghezza Annal. Boi T. V. v 3a
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