Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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annalidi mantenere una sembianza di pace, a Firenze toccava obbligo di sospendere le scorrerie. Le città di Siena, di Lucca e di Genova, portando invidia a* fiorentini, di soppiatto sovvenivano Pisa. Invece Papa Alessandro, da Carlo VIII. avuto sempre in conto, d' inimico, era entrato nella lega di Luigi XII., col patto che il suo diletto Cesare Borgia fosse creato Buca di Valentino in Francia, e di Romagna in Italia. £ per parte sua il Re gli prometteva assistenza contro i signorotti feudatari della Santa Sede in man de'quali era caduta, la romagnuo!a regione.— Federigo di Napoli, succeduto già da tre anni al nipote Ferdinando II. non ignorava che anch'egli sarebbe assalito dalla Francia. E quantunque, sia per virtù, sia per ingegno, fosse meritevole di tutta l'affezione de' sudditi suoi, pure a mala pena gli riusciva di andar ristabilendo un po' d' ordine nel suo reame guasto dalla guerra ; e trova vasi senza denaro e senza esercito per soccorrere al Duca di Milano suo naturale alleato.
Lodovico il Moro stavasi adunque pressoché. solo in terribilissimo frangente. Egli. pertanto farebbe da sè ogni prova di valore per rintuzzar le forze dell' inimico. Avea sotto i suoi vessilli seicento nomini d'arme, millecinquecento cavalleggjeri e diecimilacinquecento fanti: ma gli mancava il più saldo sostegno d'un principe, l'amor de'vassalli; perchè il popolo milanese lagnatasi delle eccessive contribuzioni ond' era gravato, trovava ridicolo 1' orgoglio del sovrano, la sua politica imprudente e macchiata di mala fede, nè gli perdonava 1' usurpato dominio, cui aggiungeva sospetto d'avvelenamento del nipote suo.
Un gagliardo esercito francese, capitanato dai cavalieri di Ligny e d'Aubignì varcò le alpi; ed espugnati i due piccoli forti di Arazzo e d'Annone sulle rive del Tanaro (i3 Agosto) ne passò a fil di spada i presidi e quasi tutti gli abitanti. Quest'atto di ferocia sparse il terrore nelle genti congregate da Lodovico Sforza per la difesa, e da lui poste sotto
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