Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNE SISot
TRINO ET UNI SACRUMAWTOMIO CRASSO BON. TATRICIO EPISCOPO TIBURTINO SACR. PALATI! CAUSABUM AUDITORI GOMITI PALAT. JUR. UTfi. INSIGNI VIRTUTUM MERITI3 FONT. MAX. CAESARIQUB. A EQUE CHARO FRATRES NEPOTES OB EIUS IN SUOS MUNIFICENTIAM POS.
VIXIT ANN. LXIX. MENS. IX.
OBIIT AN. CHRISTI MCCCCXCI.
Due Giovanni de* Griffoni sorsero in questo secolo frai bolognesi di fama : 1' uno , figliuolo di Giacomo , sembra quegli che diede il Memoriale Histo-ricuM de rebus bononimsium, o a meglio dire che vi foce aggiunte ed interpolazioni, essendo 1' opera non di lui, ma dello zio Matteo , onde parleremo frai letterati: l'altro Giovanni poi, fu figliuolo del detto Matteo, e si distinse frai dottori di legge, nel cui Albo, al dire dell'Alidosi, venne scritto nell'anno i43q. Egli fu che andò per la patria ambasciatore a Nicolò Piccinino , generale del Duca di Milano nelle montagne di Brescia, correndo 1' anno 1427, per liberare diversi bolognesi fatti prigioni di guerra. Ebbe la Contea di Montechiaro ; fu dei sedici Riformatori, secondo il Dolfi, nel i43i, e del Collegio dei centoventi , e degli Anziani pur anche. Quando morisse non è noto : certo è però che fa tenuto mai sempre in isti ma trai saggi e dotti bolognesi del secolo suo.
Teniamo ad un celebre leggista a Giovanni di Nicolò, il quale dal nome paterno fu detto Giovanni de' N*soletti, e che generalmente si dice Giovanni
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