Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ¦chè le 'recavta spéssi danni; e persuase Andrea Vico-rati e Giovanni Monokini da Pratovecchio ad umiliare lor patria sotto la: protezione di Fiorenza, se • non volevano vederla da qualche limitrofo paese -soggiogata 0 almeno' afflitta. I famosi giureconstrtti -Angelo Aretino ed Andtea Barbazzi gli furono emuli 'in diverse celebri controversie, spezialmente feudali , e se noto convennero sempre nella sentenza di Antonio, 1' ebbero però del continuo in altissima stòma. Il Duca di Milano e quel di Sàvoia lo tenevano in' gran conto, perchè trattò con somma dottrina. ed incorrotto animo diverse loro questioni iti sfatto di feudi. Cosi Santi Bentivoglio; così altri potenti d' Italia stimaron molto il Minienti oMinuci, e diedergli r arbitrio intorno a' parecchie lor cause. -Intanto correva il 1466; tempo di tutbolen^a in Bologna, e di'tale arroganza ne* cittadini, chd còlle mani e colle armi proprie facevansi giustizia, e Oon per mezzo d&llà ragionò e dei legittimi tribunali. -Fra questi baldanzosi furono ancora ì tre figliuoli •del Pratovecchio, degeneri molto dal padre : vogliam «dive Giovanni dottore, Bartolommeo e Filippo mena--tori di mani, e uomini d'arme e di tumulto. I quali -dhe ultimi venuti a contese coi Gozzadini, gli attaccarono co'ferri, ma più colle insidie, e del 1468, -uniti ad utìtt turba di villani , uccisero Licanorio 'Gozzadini e ferirono aspramente Cammillo della -stessa famiglia : il perchè la fanteria tutta del Palazzo si irrise in armi per far cattura di tutta la -famiglia da Pratovecchio. Ma questa , si era già posta in salvo; è perciò il padre eoo tutti i figli ebbero il bando dalla città. Però Giovanni ed Antonio non -verniero nominati nell'atto d'esiglio come autori del commesso delitto; anzi al vecchio fti conservato stipendio della cattedra , e consegnato venne in depòsito al Cassiere del Comune, finché la controversia'fosse Condotta al suo fine. Ma il dotto uomo, vecchio di ottantanove anni, non potè sostenere l'affanno dell'esiglio, e morì dòpo pochi mesi dalla cacciata: do Ve precisamente non è noto; solò parla


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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