Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALI
- £ dall' altro lato vi hanno simboli di lode ad uom d'ingegno e di Ietterò, a personaggio studioso , svegliato, prudente -t amator di pace ; e vi sta aggiunto il motto:
VIGILANTIA FLORUI.
GÌ' Imolesì, che non hanno la salma del Tartagni, inalzar gli vollero un monumento colla statua in marmo: Francesco di Simone fiorentino gli scolpì in marmo candido il sepolcro; uno de' più belli che adornino Bologna ; sepolcro sacro, cattolico , fatto alle spese de' tre figliuoli dell' estinto , che lasciò loro in eredità non poche sostanze, e molti manoscritti di aggiunte ai Commentari di Bartolo e di Baldo; e' Sette volumi di Consigli che si tennero sempre dai leggisti in grandissimo conto. Ma la più bella eredità che lasciò Alessandro a'suoi figli, fa quella di poter dire con orgoglio : siamo nati dal Tartagni! Espressione magnifica, la quale però impose loro un grand'obbligo ; quello di non esser degeneri dalle paterne virtù.
E Pier da Tossìgnanò fu pure un altro dotto in Bologna, ma che trasse origine dal vicino Imolese. Applicò egli allo studio della medicina e della chirurgia in Padova; e intanto, cioè nel 1877 acquistava terreni nel contado nostro , cui si fu molto affezionato a motivo della moglie sua Caterina Ruf-fini dalla Ragazza, che gli portò in doto tenimenti nel bolognese , i quali seppe egli aumentare colle letture, colla professione di medico, e per liberalità di vari Principi e di signori distinti. Prima di quel tempo esercitava in medicina, ma non era laureato. E nel 1^77 appunto si laureò, ed ottenne Una lettura nel pubblico Studio. Oltre di ciò, perchè lo Studio di Firenze era fioritissimo e poco quello di Bologna; così il Consiglio, per impedire la partenza dì Pietro lo dichiarò cittadino bolognese nell'anno i386; perchè non passasse sull'Arno, come
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