Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      43 o ANNALI
      . Uno scrittor rispettabile in materia sacra fa Pie-tro Calcari. È a sapersi cbe nel i355 il patrizio Senese Giovanni Colombini, tutto a Dio convertitosi fondò l'Ordine religioso dei Gesuati, che trovarono anche fra noi ospizio e monistero a sant' Eustachio fuor di Porta san Manolo. Molti zelanti o mal veggenti dissero che i Gesuati non eran che il rinnovamento della setta de'Fraticelli già condannati e scomunicati dal Concilio viennese ecumenico. Il Colombini nel 1367 60780 a Viterbo dove giungeva il Papa Urbano V. ritornato da Avignone in Italia, e si purgò delle accuse dategli e mostrò che l'Ordine dei Gesuati non era la stessa cosa della dannata setta de' Fraticelli. Il Papa se ne persuase, e l'Istituto de' Gesuati durò. Lo scritto poi che lo sostenne fu un * Allegazione politico-religiosa morale del bolognese Calcari. Dopo quel tempo altre controversie vennero suscitate contro i seguaci del Colombini : ma la giustizia del santo Vescovo Nicolò Albergati e la dottrina del Beato Giovanni da Tossi-gnano, diedero nel i4&4 all'Ordine dei Gesuati la causa vinta, e colla vittoria il trionfo.
      Di un dotto bolognese, d'un distinto erudito parleremo ora; intendiam dire di Giovanni Lamola, il quale derivò il cognome da una delle due terre della Provincia nostra ohe Lamola si chiamano , perchè ivi la famiglia sua trasse l'origine. Nacque Giovanni poco dopo il 1400, ed applicò alla rettorica ed allo filologia; e dal Panegirico di Giano Panonio fatto al Guarino si rileva ch'esso fu uno de'migliori scolari che avesse il grecista veronese, quando forse leggeva in Ferrara. Contrasse stretta amicizia con Antonio Beccadelli detto il Panormita, quando costui venne di Sicilia in Bologna a studio, a prender la laurea dottorale ed a riconoscere la famiglia della quale discendeva, trasferita a Palermo: il qual Panormita passò quindi a Firenze, e con Ini il Lamola, che a' acconciò in casa di Palla Strozzi, istruttore de' figliuoli di lui. Ivi conobbe e fece amicizia con Ambrogio Camaldolese, col Nicoli, col Poggio e con\


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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