Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALISicché tua fama dopo te riluca
Con tenace memoria, e non si snervi Finché l'alto Motor luce qui luca: Il qual io priego il tuo valor conservi. »
Come sentisse il cremonese questa franca lezione è cosa che non potrebbe immaginarsi, e che la storia non dice. Certo è però che se sdegnossi d'un tal rispondere se ne sdegnò ben per poco ; sendochè ( come tutti sanno ) volgendo il Luglio del 1406 Cailo venne ucciso a tradimento da Cabrino Fon-dulo, che alla signoria di Cremona indegnamente aspirava : e certo è ancora che Mea Mattugliani è salita in fama, non tanto per suo sapere poetico, quanto per sua virtù esemplare ; sicché colla vita propria mostrò vera la sentenza de' filosofi : poca cosa essere in donna bellezza, se a coltura d'animo ed a saviezza non è congiunta.
Un altro letterato bolognese, non poeta ma epistolografo, era Bartolommeo Miniatore. Il Duca Ercole da Este lo ebbe carissimo, e gli ordinò la compilazione d'un libro cbe insegnasse a scriver lettere, perchè fino a que* tempi si vedeva la necessità di avere a dettar le lettere con chiarezza , semplicità ed eleganza; perchè se gli uomini d'uopo non hanno d'altissimo fior d'eloquenza hanno tutti l'obbligo però d'esprimere talora per lettera agli assenti ciò che ai presenti potrebbesi a voce manifestare. Il Miniatore adunque, per obbedire al desiderio dell'Estense, scrisse un libro, che fu stampato in Bologna da Ugo de'Buggeri sotto la protezione di Giovanni II. Bentivoglio , e il quale porta per titolo : Formulario di epistole volgari missive e responsive, ed altri fiori di ornati parlamenti ; in fine del qual libro (intitolato all'Estense Signore) trovasi il titolano secondo il costume de' tempi, diverso molto dai nostri, ma importantissimo per un tal candore di espressioni ed una tale convenienza di predicati, che sì di leggieri non si rinvengono nella moderna
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