Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI 445
pietra romana con iscrizione incisa , la quale fu poi murata fuor del tempio di san Petronio, verso il Pavaglione : ed ora è trasferita nel Museo d' Antiquaria , dove altre pietre ed iscrizioni si veggono, scavate nella Provincia di Bologna.
ANNO DI CRISTO 1305*
Considerando la rapidità colla quale si succedono in sulla terra le umane vicende, sarei tratto a chiamar questo mondo coi seicentisti, Teatro di Fantasmagoria, dove l'una figura segue l'altra con tale mutabilità di dimensioni e di forme, che non appena le hai vedute venir in luce si accrescon d' aspetto e giganteggiano, e non appena si son vedute giganteggiare spariscono dalla scena per dar luogo subitamente a nuove e strane apparenze.—Ciò si far» manifesto nella storia di quest'anno; storia molteplice e variatissima che nulla più. Tre Pontefici in soglio, Alessandro VI., Pio III. e Giulio II. Il primo, già in trono da ben undici anni, muore quando meno sei credeva: l'altro, inalzato al seggio appena appena, cade infermo e spira: gli succede il terzo, e fa mutare le sorti della maggior parte d'Italia; trasforma 1' aspetto del secolo, e spiana la strada alla gloria di Leon X. — Col succedersi così rapido di Papi, succedonsi rapidi mutamenti nella fortuna del Valentino; e gli si aggiunge repentino pericolo di morte, e prostrazione di forze, poi cattività ed esiglio. I signorotti delle Romagne e delle Marche veggonsi agitati, come nave in tempesta, dai flutti politici dell' epoca, e seguono le peripezie dei signori principali, come i satelliti seguono il corso dei pianeti con più complicato cammino e con isplen-dore meno vivido. Giovanni Bentivoglio, la cui sorte muta continuamente col mutare dell'altrui, or suda • gela, or trema e geme, ora spera e sorride; e in
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