Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALIfeste furon tronche, e i bianchi Vestiti nuziali in nero ammanto di lutto si cambiarono. Al quale duolo di famiglia fu aggiunto 1' altro per lo trapasso di Giovanni Felicini, eh' era marito da poco tempo d' una figliuola naturale di Giovanni Bentivoglio.
¦ E fu chiuso l'anno con molte scosse di terremoto, ohe rovinarono assai edifìzi, e guastarono affatto due cappelle in san Giacomo, ed una in san Martino Maggiore, spaventando i cittadini, che oppressi abbastanza si trovavano pel flagello della carestia, per sè medesimo affliggentissimo.
ANNO DI CRISTO I305*
Sé paurà è guasti recò il terremoto in Bologna, in Ferrara ed in Venezia l' ultimo giorno dello scorso anno i5o4,-più grave paura e più terribili rovine tccò nell'entrar di questo, tenendo sempre la direzione principale da Garbino à Greco, ed aggiungendo all'ondulazione il sussulto, che squassando ogni cosa terribilmente, metteva in pericolo 1* intero» popolo ed i più vasti edifìzi. E ne fu tanta la violenza ( sono parole del Faleoni ) che si vedeva da ogni parte scuotersi la terra. Il timore negava il fuggire : non si trovava cosa Stabile nella quale assicurar si potesse la propria salute. Cadevano' le case sopita i vivi, che frai cumuli delle pietre1 e fra la polvere spiravano l'anima. Le chiese di.San Donato, di san Sebastiano, di santa Maria del Monte e della Misericordia, dalle loro vestigia soltanto si conoscevano. Non si poteva giudicare qual luogo fosse più sicuro; o quello dove non avesse potuto la violenza , o dove una volta si fossero stabilite le rovibe. Erano i commovimenti'così continui che levavano la speranza ' di sostenersi a nuove e più ferme fondamenta. Ognuno da spaventò colto, dove
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