Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIMa se quest'anno fu ai bolognesi funesto per terremoto e per carestia , fu ancora per le morti di grandi uomini che formavano la gloria della lor patria. Dei quali basterà nominarne due, cioè i principali , 1' uno fra i nobili, l'altro fra i dotti. Fu quegli il Conte Guido Pepoli, cavaliere di grande stima nella città, oltremodo ricco e in egual grado saggio e munifico ; il quale venne sepolto in san Domenico, dopo celebrategli le esequie con accompagnamento di dugento amici che recarono torcia, e che assistettero alla tumulazione del rispettabile uomo. Lasciò egli due figliuoli maschi, che il Bentivoglio destramente fece uscir di Bologna sotto colore che imparassero iL mestier delle armi, ma perchè in realtà la famiglia de'Pepoli, fra le bolognesi, era la più ricca e la più stimata da molti e molti aderenti.—L'altro personaggio ch'ebbe a piangere Bologna fu Filippo Beroaldi, uno dei quattro oratori che sostennero tre anni prima la causa di Bologna contro quella dei Borgia ; e che lasciò tante opere stampate e manoscritte, che se dal novero loro si dovesse giudicare del sapere e del merito d'un letterato ed erudito, il Beroaldi non avrebbe forse tra i bolognesi chi gli entrasse innanzi fuorché l'insigne Aldrovandi e il gloriosissimo Pontefice Benedetto XIV.— Fu il Beroaldi d'animo candido, di svegliatissimo ingegno, di pronta memoria, di voce robusta ; tale fu egli, a dir breve, che era * nato veramente oratore. Comentò molti libri , frai quali Svetonio, Properzio e le Filippiche di Cicerone. Scrisse sui Sapienti della Grecia, e compose varie orazioni latine, fra le quali una in lode di Lodovico Sforza, ed un' altra in occasione di nozze in famiglia de' Bentivoglio. Dettò Un libro sul terremoto , ed altri sopra materie filosofiche, astrologiche, astronomiche e politiche; ed illustrò i Simboli di Pitagora, il Panegirico di Plinio, le Orazioni di Tullio, i Commentari di Cesare, le storie di Giustino; ed altre, ed altre cose lasciò, ch'ebbero merito a quei giorni, ma che ne' tempi presenti si


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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