Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      488 ANNALIdi tutti: cbè noi facendo, le squadre francesi che andavano a torme intorno alle mura di Bologna con istrepito di clamore e con istrani canti, metterebbero la città a sacco, le case al fuoco, gli abitatori al ferro senza distinzione. Agli oratori bolognesi , eh' erano stati distenuti fino allora, impose recassero lo stesso annunzio ; ma quelli finsero di farlo, e ritornarono invece colle lettere papali , che dicevan ricusate dal Bentivoglio e dai Sedici.
      Giulio allora, stanco del temporeggiare, fece dare le lettere ad un araldo, acciocché le portasse al Senato di Bologna. E non appena volse al tramonto il nono giorno conceduto dal Pontefice, che tujtti quelli che l'attorniavano gli venivan chiedendo quei benefizi ecclesiastici, che per l'interdetto vacavano in Bologna, ed egli di buon grado li concedeva, ed a larga mano li distribuiva.—Non già che i sacerdoti bolognesi o dimoranti in Bologna non volessero obbedire ai cenni del Pontefice, amando me* glia perder le rendite che piegare alla volontà di Papa Giulio ; ma quando s'accingevano essi ad abbandonare la città , molti vi si opposero , e fu lor vietato l'uscire. E stavano intanto i templi chiusi, e i saori riti eran per tutto cessati.
      Ed ecco giungere novella che il signor di Chau-mont, toltosi da Milano con seicento lance francesi, tremila svizzeri e molte artiglierie, moveva contro Bologna (di cui il Duca di Ferrara gli aveva agevolata l'invasione, gittando tre ponti sopra la Scol-tenna ) e che giunto a Castel Franco aveva intimato di arrendersi a quella guarnigione, minacciando di assediare il forte e fulminarlo colle batterie. Eppure , chi '1 crederebbe ? La perfidia francese pervenne a tanto che il Chaumont, anche dopo 1' occupazione di Castel Franco, accertava il Bentivoglio che non lo attaccherebbe. Indegno ! — Il Senato pertanto , avuta notizia dell' accaduto e del peggio che sovrastava, scrisse al castellano di quel luogo che s'arrendesse, salvo l'avere e le persone. Ma i francesi (odi nuova nequizia !) avuto Castel Franco alle


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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