Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
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questo solo perchè voi o i vostri figliuoli a tutti i furti, e ladrocini, ed assassinamenti tenevan mano, e d'ognuno volevan la parte. Quanti poi siano stati gì' incendi fatti nelle case di Cristiani e d' Ebrei per voi, e fatti far da altri, per essere a voi e ad ogni altro notissimo, non è neoessario parlare. Gli omicidi per voi e per li vostri operati, sono stati tanti che quando potessero le vittime tornar in vita, farian. gran popolo in una buona ed ampia città. Nè si debbe per alcun modo tacere che nei pochi monasteri di frati che avessero qualche entrata, voi non abbiate posto le mani dentro, e levate le migliaia di ducati : cosa più che nefanda. Vi doveva assai bastare l'inimicizia degli uomini, e non volere ancor quella del giustissimo Iddio, il quale per ancora non ha posta la mano alla debita vendetta. E quale era in Bologna che avesse potestà di maritar sue figliuole senza licenza vostra , che incontanente non fosse minato? E più quanti luoghi dejli Sedici Riformatori vacavano che non fossero da voi venduti, e levati ai successori debiti, e dati a chi a voi pareva senza alcun rispetto, purché danari corressero? Nessuna giustizia si faceva ad alcun tribunale ; perchè chi più amicizia poteva avere con voi o co' vostri figli, satisfacendo alli vostri appetiti di arruffianare, di ammazzare, o di trovar modo di avvelenare chi pareva a voi, questi sempre conseguivano la giustizia, se ben fossero attorniati da qualunque abbominevole maleficio si sia. Nella casa vostra non era ufficiale che non tenesse mano ad omicidi, ladrocini e stupri, e generalmente ad ogni tristizia che operar si potesse. Di monete false quante volte ed in quanti diversi luoghi ne sono state fatte battere non diciamo niente, per esser pubblico e notorio a tutto il mondo. L'aver denari e robe da più e più e diverse persone, con non vera nè ancora colorata ragione, questo si sapea tanto ben fare per voi e per li vostri, che infinite case ch'erano assai competentemente ricche e comode son venute sinistre e povere. Non si vendeva dazio alcuno che sopra
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