Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
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ANNALItutta la città, ed attorno le mura, come se di ora in ora si aspettassero i nemici.
E chiuderemo le memorie di quest'anno, notando che quando entrarono i Bentivoglio (a3 Maggio) sostenuti dal Triulzio o Trivulzio, quel popolazzo volubile che aveva tante volte gridato Viva la Chiesa, che aveva atterrato e saccheggiato ad un tempo il palazzo di Giovanni Bentivoglio , ora , fatto un mucchio di rovine del Castello a Porta di Galliera, gittò dall'alto della facciata di san Petronio la statua famosa di Giulio Papa plasticata e fusa dal meraviglioso Michelangelo, e la trascinò con obbrobrii per la città , e la bruttò di sozzure , e la fece in pezzi, formando un'artiglieria che dal nome dello spregiato cliiamossi Giulia ; meno la testa viva e parlante che fu venduta a gran prezzo, e che non si sa presentemente se più esista , o sia poi stata essa pure liquefatta. Miserie di tempi ; ira funesta di plebe ! — Raccapriccio quante volte penso a così neri misfatti ; dolgomi talora nel considerare come ancor di presente siasi lontani a vera ed esemplar civiltà: ma dal confronto de'fatti veggo migliore l'età presente che non le passate; e questo debb'essere conforto per isperare che i venturi godano di migliore fortuna che noi non godiamo.
ANNO DI CRISTO 1512.
Poche cose diremo d'introduzione alle vicende bolognesi di quest'anno: solo noteremo che la giornata campale perduta dalle genti capitanate dal Duca di Urbino, poco lungi da Bologna, quando v' entrarono i Bentivoglio, è chiamata comunemente dagli storici la giornata degli asinai, perocché i caval-leggeri francesi ne furono di ritorno cacciandosi innanzi asini carichi di preda. Ed aggiungeremo che la lega stretta dal Papa con la Spagna, l'Inghilterra,
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