Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
5oANNALI
le insegne di Francia. — Ferdinando d'Aragona ed Arrigo Vili. d'Inghilterra ebbero di quel tempo medesimo assalita la Francia.— Luigi per bastare alla propria difesa, dovette allora revocar d'Italia l'esercito. Il perchè dal milanese uscendo le armi francesi (... Giugno) v'entrarono subitamente gli Svizzeri, che ne pigliaron possessione a nome di Massimiliano Sforza figliuolo di Lodovico il Moro.
Nè quel mese finì (29 Giugno) che Genova si ribellò ; e di là pure furono cacciati i Francesi. Un nuovo Doge vi fu proclamato, ed un nuovo ordinamento di Repubblica.— Così in poco d'ora alia Franoia non rimase che un picciol numero di castella, in quell'Italia cui aveva creduto di soggiogare per sempre.— Però con questi fatti non venne incarnato il disegno di Papa Giulio : usciron della Penisola i Francesi, ma vi stettero Tedeschi, Svizzeri e Spagnuoli ; e per lungo tempo vi stettero.
E qui ritornando alla battaglia di Ravenna, dice il Vizani che grande male fece al Cardona Pier Navarro , che non volle ubbidire ai comandamenti del suo Generale, e che trovossi, per mala sperienza, esposto all' artiglieria del Duca di Ferrara. Ed aggiunge lo stesso Vizani che lungo tempo vi volle a dar sepoltura agli undicimila morti Francesi ed ai sette od ottomila della Lega. Ed ancora soggiunge che in quel conflitto, fra gli altri prigioni, cadde in potestà de'Francesi il Cardinale de'Medici Legato del Papa, cbe fu in pericolo di venir ucoiso da due soldati che noi conoscevano ; ma che sopraggiunto a tempo il cavaliere Aldobrandino Piatesi gentiluomo bolognese, uccise i due francesi, e salvò la vita a quel Medici, che varia ed aspra fortuna ebbe corsa più volte, e che nell'anno venturo sarebbe assunto alla dignità massima di Pontefice, nominando il secolo dai suo cognome , e guadagnandosi colla grandezza e colla magnificenza un nome illustre che mai 'non sarà che perisca. E finisce il Vizani coli'annunziare che la seconda festa di Pasqua i Francesi ebbero Ravenna, usando a danno
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