Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
BOLOGNESI
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poi di Terrara aver tolto Modena; cosicché salendo al soglio Leon X. ebbe trovate queste regioni e queste signorie in soggezione di Santa Chiesa. Oltre di che esso Leone poteva tutto in Firenze, dove i Medici eran di nuovo in gran fortuna, dove a loro possa disponevano ornai di nuovo della eosa pubblica , e delle sostanze e delle vite dei più. cospicui e più onorandi cittadini.
Difatto , al momento dell* elezione di Leon X. certi fautori de' Medici annunziarono una cospira* zione sull'Arno a danno de'Medioi prefati. Allora furono distenuti alouni dei più cospicui fiorentini. Il Machiavelli ed altri illustri subirono la torturai Pietro Boscoli ed Agostino Capponi ebber mozzo il capo: altri venne» dannati all*esiglio: tanto i Modici influivano sulla patria, come ha narrato il ooo-temporaneo Luca della Robbia lo storioo.
Le due Repubbliche pertanto di Siena e di Lucca obbedivan pur esse al Pontefice; talché la Chiesa aveva disteso il poter suo a quei dì su tutta l'Italia centrale, che conteneva quattro millioni d'abS* tanti. — Venezia poi , per parte sua , possedeva un territorio più ristretto; ma l'ordine della giustizia ed il modo Hi reggimento avrebber resa fortissima quella Repubblica se le armi de' Franoesi, de'Tedeschi , degli Svizzeri- e degli 8pagnuoli non I' avessero bersagliata e concisa. La Marea veronese (culla della Lega Lombarda) non era più culla di alcun'altra Lega di franchigia. L'epoca di che parliamo vantavasi di civiltà, per aver definiti• zaeglio i diritti di ciascheduno, per aver nobilitata la poesia, esaltate le arti, fatta più industre la filosofia; resi più sensibili a parole gli uomini ; ma inr essa epoca sciaguratamente si faceva guerra spiètata co* me ne'tempi i più rozzi; e Luigi, e Ferdinando o Massimiliano signoreggiavano con esultanza le bar* bare e tripudiatiti soldatesche, le quali .scorrevano la Venezia , reputandoti, direi quasi come Attila, flagelli dì Dio, con ignominia dell'uman genere.
Luigi duodecimo, perduta Milano, studiò pace Annal. Boi. T, VI. 9
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