Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
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      un ascendente del quale valersi in negozi importantissimi. E s'egli non avesse potuto indurre il Re a rinunziare alle sue viste sopra Milano, avrebbe tuttavia potuto comporre le cose in modo da trovarsi in buona condizione, qualunque esito sortir potesse il negozio a trattarsi. Colla morte di Lodovico perdette adunque Leon X. gran parte de' frutti che andava col tempo cogliendo; e tanto più che il giovine Francesco I. era energico, robusto, bellicoso, imperterrito.
      Assumendo Francesco il titolo di Re di Francia non dimenticò quello pure di Duca di Milano, per essere marito della maggior figliuola del defunto Lodovico. E Francesco era tale per indole da non volere che questo titolo di Duca si stesse a lungo solamente nominale. I suoi compatriotti gli èrano sprone ad alte imprese: Gastone di Foix, e le sue glorie di Brescia e di Ravenna tornavangli quasi a rimprovero ; ond' egli si commoveva ad alte cose, come il giovine Cesare dinanzi la statua d'Alessandro, e questi alla tomba d'Achille. Ad incarnare i suoi disegni gli era necessaria l'alleanza con tutti i devoti della Francia. E dapprima la strinse col-l'Arciduca Carlo, già Governatore dei Paesi Bhssì , giovinetto di quindici anni, vecchio per senno come no avesse cinquanta. Oltre di ciò il monarca Francese rinnovò con Arrigo Vili, il trattato fra costui e Lodovico duodecimo ; la quale rinnovazione fu sottoscrìtta in quest'anno a Westminster (4 Aprile). Leone X. ed altri sovrani dovevano partecipare alle concordie di questo trattato, ma non tanto da impedire a Francesco i titoli di Duca di Milano e di Signore di Genova, come riferiscono il Dumont ed il Rymer.
      Non così tornaron bene le speculazioni di Francesco con Ferdinando d'Aragona e con Massimiliano Imperatore, i quali non rinnovarono i trattati esistenti colla Francia, perchè sentivano di non ritrarne vantaggio proporzionato alle obbligazioni da incontrarsi. il peicbè Francesco si volse ad altri sperimenti,


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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