Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIal momento la risoluzione di attaccare i Francesi ; benché non vi fosse che lo spazio di due ore avanti la caduta del giorno. Con una mossa rapida ed in* aspettata tutto il corpo degli Svizzeri si presentò innanzi al campo francese di Marignano (iS Settembre). Si diede immediatamente principio all'attacco. Nulla potè resistere all'impeto degli Svizzeri. I trinceramenti furono presto superati, ed una parte dell'artiglieria era di già tra le mani degli assalitori. Quando i Francesi si riscossero dalla propria sorpresa , cominciarono a resistere ai loro avversari, ed unendosi la cavalleria, ebbe luogo una terribile zuffa, la quale continuò con vario successo, e con grande mortalità fino ad un' ora della notte molto avanzata. Durante questo fatto, Francesco era in mezzo alla battaglia, e ricevette diverse ferite. Le bande nere, che gli Svizzeri aveano minacciato di un totale esterminio, contribuirono, unitamente alla gendarmeria francese, a ricuperare ciò cbe erasi perduto. L'oscurità della notte, benché non ponesse fine alla battaglia, rendette tuttavia impossibile ai combattenti il progredire in quella distruttiva fazione: e quindi ebbe luogo una tregua involontaria di alcune ore, duranti le quali ambedue le parti tennero il campo, aspettando impazientemente la luce del giorno, che le richiamasse alla strage. Ricomincia quindi la battaglia sul far del giorno, ed allora si vede che il Francese ha approfittato di quel riposo per meglio disporre Ja sua artiglieria, e per ridurre le sue genti ad un ordine migliore, che non quello nel quale erano state attaccate il dì antecedente. L'avanguardia era allora comandata dal signor de la Paliée con settecento lance e dieci mila Tedeschi di fanteria. Il corpo di battaglia, ossia il centro, sotto il vessillo reale, era comandato dal Re, e componeasi di ottocento uomini d'arme, dieci mila tedeschi, cinquecento guasconi, e di un grosso treno d'artiglieria diretto dal Duca di Borbone. Il Trivulzio comandava il corpo di riserva composto di cinquecento lance e di cinquecento fanti italiani.


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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