Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      96 ANNALIcbe improvvisamente cadono da un alto grado nella mediocrità di una vita privata. La sola osservazione che è stata rammentata eome da esso fatta in quella occasione, è l'espressione della sua soddisfazione per esser libero alfine dalla tirannia degli Svizzeri, dalla persecuzione dell' Imperatore, e dagli inganni di Ferdinando d'Arragona; osservazione che sarebbe in contrasto con que Ila mancanza d'intendimento ohe è stata al medesimo imputata, e che mostrerebbe invece , che egli avea bilanciato i vantaggi della sovranità cogli incomodi e co' pericoli che l'accompagnavano , e che rassegnato erasi a quel destino cui egli non potea più lungamente resistere.
      Il prudente Pontefice, il quale erasi tenuto queto per osservare qual esito sortirebbe la cosa, appena fu informato che il Monarca Francese avea sconfitto gli Svizzeri e soggiogato lo Stato di Milano, si adoperò con tutti i mezzi che erano in poter suo per assicurarsi dell' alleanza del conquistatore. Se egli avesse avuto bisogno di un' apologia presso i suoi alleati per questa apparente versatilità, egli l'avrebbe facilmente trovata nelle negoziazioni degli Svizzeri fatte per temporeggiare avanti la loro mossa, e nella loro pronta diserzione, venuta in seguito della loro disfatta, nella dubbia condotta del Viceré Cardona, e nella totale trascuranza che l'Imperatore eletto avea mostrato per gl'interessi della lega. Ma è probabile che egli fosse più premuroso di scusarsi col Re per 1' apparente opposizione che manifestato avea ai suoi disegni, che di giustificarsi cogli alleati pel suo abbandono in una causa, che non lasciava più luogo allora ad alcuna speranza. Egli non ommise tuttavia in quella occasione Je consuete esortazioni ai suoi associati di sostenere le loro sventure con costanza, e di cercarne il riparo nel loro coraggio. Ma mentre egli studiava in tal modo di provare la fermezza della sua condotta -agli occhi del mondo, avea già impegnato il Duca di Savoia ad unire i suoi sforzi con quelli del proprio inviato Lodovico Canossa, affine di conchiudere


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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