Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ICOANNALI
      del loro cornimi «rote favorito, si determinarono alfine di accompagnarlo a Veneri a per la eoa sepoltura, nè vollero essi condiscendere a domandare nn passaporto a Marc' Antonio Colonna , il quale Comandava allora le miliaie imperiali , essendo stato onoratamente dimostrato da Teodoro Trivulzio, figlio del Maresciallo, che una tale domanda non dovea esser fatta dopo la sua morte per un uomo, il quale vivendo non avea mai temuto i suoi nemici. La sua spoglia mortale venne quindi sepolta a Venezia per decreto del Senato oon onori straordinari. L'orazione funebre fu recitata dal dotto Andrea Navagero, ancora assai giovane, oon uno sfoggio d'eloquenza cbe potea riguardarsi come un presagio della sua futura celebrità. Se noi ci atteniamo all'opinione del Guicciardini, l'Aiviano era piuttosto un bravo soldato, che un avveduto generale. Non solo egli era stato più volte battuto, ma si era altresì osservato che non aveva riportata la vittoria ogni qualvolta egli avesse il oomando in capo. Deve tuttavia accordarsi che un uomo il quale colla sua attività, col suo coraggio, colla sua perseveranza, avea mandato a ruoto gli sforzi di un'alleanza oosì potente, come quella formata contro gli Stati Veneti, avea il più sacro diritto agli applausi ed alla gratitudine del suo paese. Nella elegante orazione latina del Navagero, ohe ancora ci rimane, si rammentano brevemente le circostanze principali della sua vita ; e noi siamo per lo stesso mezzo informati , che le poche ore d' ozio venivano da quel generale premurosamente consacrate al coltivamento delle lettere, nello quali fece quei grandi progressi, che non si sarebbero potuto aspettare da un uomo obbligato alle turbolenti occupazioni della scienza militare. Una prova sufficiente della bontà del suo giudizio può riconoscersi nella protezione, che egli accordò premurosamente a Girolamo Fracastoro ,* destinato ad essere uno dei primi letterari ornamenti del suo secolo, e debitore principalmente a quel celebre comandante dei mezzi d'istruzione, che guadagnarono al suo nome l'immortalità.
     


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 667

   

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