Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
liftANNALI
il Re di un potere negli affari ecclesiastici del Regno, maggiore di qnello che dapprima aveva esercitato. Quindi nacque il celebre Concordato} col quale la nomina a tutti i benefizi ecclesiastici dei dominii francesi fu espressamente accordata al Re, colla riserva delle annate alla Sede Romana ; oltre di che fu conceduto alla giudicatura del Sovrano il diritto di decidere senza appellazione di tutte le controversie relative agli affari eoolesiastici, eccettuati solo alcuni casi particolari.
Tanto potere conceduto al Re di Francia venne al popolo in dispetto, e furono sparse delle satire contro i due Sovrani che lo stabilirono, e contro la Duchessa d'Angouléme, madre di Francesco I., non che in dispregio del Duprat, cancelliere intimo amatissimo dei giovine Re.
Dopo la conchiusione di questo affare importantissimo, il Re da Bologna fece ritorno a Milano, e poco dopo ripassò le Alpi per accingersi ad una nuova lotta, alla quale era disfidato in parte dall' Imperatore, e in parte dai Re d'Inghilterra e d'Arragona. — E Leone intanto, dopo di aver conferito il cappello di Cardinale ad Adriano Boissy, giusta il desiderio del Re, abbandonò una città, dov' era stato trattato oon irreverente freddezza ; ed accompagnato da dodici Cardinali, mosse verso Firenze, dove in capo a due giorni arrivò (aa Dicembre). Ed essendo libero allora per qualche tempo dalle cure dello Stato, egli ebbe modo di assecondare la sua naturale disposizione , per mezzo di pubbliche feste, e con esemplare munificenza verso de' suoi compatriotti. La festività del Natale fu celebrata in santa Maria del Fiore con esultanza straordinaria.— E al chiudersi dell'anno Papa Leone regalò al Gonfaloniere Pietro Ridolfi (che si spogliava della dignità nobilmente sostenuta per un anno) una berretta di cerimonia ed una spada, i quali oggetti erano stati in antecedenza da esso Pontefice benedetti. E riunì Papa Medici nella Cattedrale, l'Arcidiacono ed i Canonici di Firenze, assidendosi fra loro,
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