Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi
ANNALIIndarno i Veneti oeroaron domarla colla fame; indarno per dne mesi replicarono assalti alla città ; indarno colle artiglierie la fulminarono. Il Colonna respinse ogni attacco, impedì la fame, riparò le aperte brecce, sostenne gli altrui sforai. Attaccò i nemici nelle loro trincero, dall'Agosto all' Ottobre ne rintuzzò i tentativi. Alla fine ( dice il Muratori ) si sparse voce dell'arrivo di quindici mila Svizzeri, cbe dicevansi stipendiati dall'Inghilterra; onde i nemici levaron 1' assedio e partironsi, e Verona rimase a Massimiliano che l'ebbe tolta alla Venezia.
In questo stato di cose Francesco vedeva bene come Leon X. ( seguace in questo di* Giulio II.) volesse impedire lo stabilimento de' Francesi in Italia. Le genti del Papa, capitanate sempre da dei Colon-nesi, eransi ritirate in Modena; e intanto Francesco, amando pace con Leone, rinunziò alle pretensioni proprie sulle rendite degli Stati della Mirandola, di Carpi e di Correggio, perchè seppe cbe il Pontefice gli aveva ricevuti in protezione. Di più si protestò pronto ad assistere il Papa contro gl'infedeli di Barberia; ma non trovando Leone ben disposto a queste cose, conchiuse invece in Noyon (i3 Agosto) un trattato di vicendevole difesa con Carlo di Aragona, in confermazione di quello di Parigi del i5i4, al principale fine mirando di mantenere le rispettive possessioni che in Italia godevano. E fu altresì conchiuso a Noyon che Francesco desse (a tempo debito) la sua figlioletta Luigia, nata da un anno, a Carlo di Spagna e di Aragona ed ornai di Lamagna e del nuovo Mondo.
Il Papa, che non potè impedire così forte alleanza, ne strinse un' altra, tutta opposta, col Re d'Inghilterra e coli' Imperatore germanico, la quale venne segnata in Londra ( 29 Ottobre ), e che mirava alla comune difesa, dando adito alle potenze tutte di prendervi parte. Ma l'instabile Massimiliano (per veder sistemati alla fiue i negozi d'Italia) abbandonò Papa Leone, ed entrò a parte del trattato di Noyon, in virtù del quale Verona fu ceduta ai Veneziani.—
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